Chieti. “Non mi meravigliano le dichiarazioni demagogiche e strumentali della Capogruppo del Pd, Chiara Zappalorto, né la sua arroganza nei giudizi affrontando un tema, quello della cultura, su cui il Pd meglio farebbe a tacere”.
Così in una nota l’assessore alla Cutura del Comune di Chieti, Antonio Viola, che aggiunge: “”Questa Amministrazione ha sempre dedicato la giusta attenzione alle attività di tipo culturale, così come indicato nel mandato di programma elettorale. L’Assessorato alla Cultura sta lavorando alacremente su diversi fronti per costituire un network di possibili finanziatori in grado di elevare le disponibilità finanziarie dell’Ente da distribuire nell’ottica di una programmazione di respiro e non fatta ad inutili spot come fu nel caso del Festival Bar per cui l’allora amministrazione di centro sinistra spese centinaia di migliaia di euro senza alcun ritorno per la città. Ricordo, poi la visita del ministro Franceschini che, alla vigilia della campagna elettorale, si fece vedere a Chieti promettendo mari e monti per poi sparire nel nulla. Il Pd dovrebbe ben sapere come, grazie al Governo Renzi, siano ridotti i bilanci comunali e come sia difficile reperire risorse. Per far fronte, stiamo approntando, per il 2016, un bando di sponsorizzazione per tutte le manifestazioni istituzionali auspicando che la città ed i suoi operatori rispondano. L’apporto dei privati, soprattutto di fronte alla carenza di risorse pubbliche, si fa sempre più indispensabile”.
“Quanto al Chieti Film Festival – conclude l’assessore Viola – il rispetto del Patto di Stabilità non ci ha consentito di far partire i previsti lavori di adeguamento del palcoscenico e di tutta l’impiantistica dell’Auditorium Supercinema con spesa già coperta da finanziamento e con progetto esecutivo approvato ma differito al 2016 per quanto riguarda l’effettuazione della gara e l’esecuzione dei lavori. Tutto quanto previsto dall’Amministrazione Di Primio nella precedente consiliatura va avanti in base ad una programmazione che non verrà cancellata, con i tempi che le leggi finanziarie, gli adempimenti di bilancio e la burocrazia ci obbligano a rispettare”.