Pescara, a rischio i 3,5 milioni per ‘sfondare’ la diga foranea: l’allarme del centrodestra

Pescara. “Pescara rischia oggi di perdere i 3milioni e mezzo di euro di Fondi Fas previsti per l’apertura della diga foranea del porto”. A lanciare l’allarme, nel corso di una conferenza stampa, sono stati il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, Lorenzo Sospiri, e i capigruppo al Comune di Pescara di Fi, Marcello Antonelli, e del Nuovo Centrodestra, Guerino Testa.

“Quella somma – hanno spiegato – dev’essere vincolata con l’aggiudicazione della gara d’appalto, e la firma del contratto con l’impresa vincitrice, entro il 31 dicembre 2015, ma a oggi non sappiamo se esista un progetto, mai visto; seppure ci fosse un progetto, doveva essere sottoposto alla Valutazione d’Incidenza ambientale, che richiede 45 giorni di tempo; doveva essere indetta una gara d’appalto europea, dunque almeno 60 giorni di pubblicazione sul Bura. Ma soprattutto doveva esserci il nuovo Piano regolatore portuale, che non c’è”.

“A questo punto chiediamo al Presidente D’Alfonso di lasciar perdere pontili del cielo, nuovo stadio e opere su cui non ha, peraltro, alcuna competenza, e piuttosto concentri le nostre energie su un’opera partita nel 2005, con il sottosegretario Nino Sospiri, e che oggi è la priorità delle priorità. Per non perdere i fondi – concludono – provveda a varare una variante al vecchio Piano regolatore portuale, tuttora vigente, e chieda al Ministero di darci una corsia preferenziale per appaltare velocemente l’intervento”.

Diga Foranea Pescara, Balducci: ‘nessun timore per i fondi’

“Voglio rassicurare i consiglieri regionali e comunali di Pescara del centrodestra: non c’e’ alcun rischio di perdere i finanziamenti per ‘bucare’ la diga foranea di Pescara”. Lo afferma, in una nota, il consigliere regionale del Pd, Alberto Balducci. “Il mese scorso – spiega – è stato chiesto al Consiglio superiore dei Lavori pubblici di procedere con un Adeguamento Tecnico Funzionale, ovvero una variante all’attuale Piano regolatore portuale mirata ad hoc per la realizzazione di una parte del nuovo Prp, quella appunto che consente di sfondare la diga foranea. Siamo fiduciosi sul fatto – commenta infine Balducci – che il Consiglio superiore dei Lavori pubblici decida in tempi celeri cosi’ da permettere l’espletamento della procedura”.

Alessandrini: “Operare in variante per conservare i fondi”

“L’ipotesi avanzata oggi dal centrodestra è quella che in attesa dell’approvazione dal Piano Regolatore Portuale si operi con una variante all’attuale assetto del porto, ed è la stessa che questa Amministrazione sta portando avanti presso il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici già da quando abbiamo realizzato che i tempi di approvazione del PRP avrebbero potuto mettere a rischio l’utilizzo di dette risorse”, precisano il sindaco di Pescara, Marco Alessandrini, e il suo vice, Enzo Del Vecchio.

“Già dal mese di ottobre”, affermano, “è stata incardinata presso il Consiglio superiore dei Lavori pubblici la procedura denominata Adeguamento Tecnico Funzionale, che altro non è che una variante all’attuale piano regolatore, finalizzata alla realizzazione di uno stralcio del nuovo Prp, cioè quella parte che consente di utilizzare i fondi regionali per creare un’apertura nella diga foranea e predisporre le ulteriori opere che consentano al fiume di sfociare direttamente al di là della diga foranea. Questa iniziativa, che ci auguriamo possa essere deliberata dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici nei tempi necessari, consentirà all’infrastruttura portuale di anticipare quell’assetto definito nell’interesse della intera economia regionale e garantendo prospettive alle imprese che direttamente operano nel porto di Pescara”.

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