Antonio Blasioli, consigliere comunale Pd torna però a battere il ferro rovente. Con interrogazioni e diffide alla mano vuole dimostrare l’inadempienza dell’amministrazione comunale verso un problema che da un anno turba la quiete dei residenti in via Di Sotto. Per comprendere appieno la situazione dobbiamo fare un viaggio indietro nel tempo, un po’ di storia aiuterà a capire. Era il 9 settembre 2009 quando su via Di Sotto, causa pioggia, si apriva una grossa voragine nel terreno, l’asfalto diviene inesistente. Il 30 settembre 2009 si tenne una riunione presso il servizio lavori pubblici dove il Comune sosteneva che bisognava provvedere alla modifica dei setti della vasca di calma per canalizzare nel giusto modo l’acqua piovana. GMG, ditta responsabile dei lavori, si era dichiarata disponibile ad eseguire i lavori, senza però addossarsi la responsabilità del danno. Spese a carico del Comune quindi, essendo la responsabilità della progettazione del collettore, addebitabile all’ufficio tecnico comunale. Il 6 ottobre 2009 il dirigente lavori pubblici, l’architetto Biase scrive alla ditta per chiedere un progetto di variante con uno studio specialistico idraulico per permettere la funzionalità dell’impianto e a totale carico della GMG; il 14 novembre il legale della GMG risponde al Comune negando qualsiasi responsabilità della suddetta. Dal 14 novembre sono trascorsi 7 mesi e con quella voragine pericolosa accessibile a tutti ancora in mezzo ad una pubblica via, mesi di attesa per un lavoro urgente e necessario, che metteva a rischio l’incolumità di residenti, automobilisti e pedoni.
Il consigliere Blasioli il 13 maggio 2010, presentava un’interrogazione al Comune sullo stato dei lavori, imponendo un massimo di 10 giorni per ottenere risposta. La risposta arriva però solo il 31 maggio, dopo ben 18 giorni,. “Un normale ritardo si potrebbe pensare, ma non è così, il tempo è stato utilizzato per fare diffide che non erano state fatte alla GMG, impresa che ha in atto da molti anni con il Comune un Accordo di Programma”, dice Blasioli.
Dalla risposta che il Dirigente Taraborrelli invia al consigliere si precisa che: “è la vasca di calma costruita sotto che non sopporta le ondate d’acqua dei Colli in occasione degli acquazzoni; la GMG contesta ogni addebito di responsabilità; ci sono state diffide del comune nei confronti di GMG; il comune ha improntato un lavoro urgente per ricostituire il tappetino d’asfalto, lavoro che addebiterà alla GMG”.
Quello che Blasioli non comprende è: “perché dal 9 settembre si sono attesi 9 lunghi mesi? Si aspettava la disgrazia? Con le giostre posizionate sulla voragine la disgrazia poteva succedere, ma fortunatamente si sono solo perduti i fondi pubblici. Perchè il Comune non ha eseguito i lavori sulla vasca di calma addebitando i lavori alla GMG, peraltro già diffidata?”. Nessun risultato al momento.
Blasioli allora propone una soluzione alternativa al problema: “porre per il momento alla fine di ogni intersezione tra le strade perpendicolari e Via Di Sotto, delle rastrelliere di raccolta delle acque che evitassero il confluire dell’acqua tutta in quel punto, considerato che il collettore non regge quella quantità d’acqua”.
Il consigliere chiude con un ennesimo interrogativo: “Il Comune come ha intenzione di operare ora?”.
Monica Coletti