Chieti%2C+Di+Paolo+sugli+affitti+d%E2%80%99oro+pagati+dal+Comune+per+la+prolungata+chiusura+di+palazzo+d%E2%80%99Achille
abruzzocityrumorsit
/politica/174641-chieti-di-paolo-sugli-affitti-doro-pagati-dal-comune-per-la-prolungata-chiusura-di-palazzo-dachille.html/amp/

Chieti, Di Paolo sugli affitti d’oro pagati dal Comune per la prolungata chiusura di palazzo d’Achille

Chieti. I lavori di riqualificazione della sede storica comunale di piazza San Giustino stentano a partire e non si concluderanno prima del 2018.

Di conseguenza il Comune continua a corrispondere circa 120 mila euro di affitti annui per occupare lo stabile dell’ex Banca d’Italia, diventato la nuova sede comunale. Bruno Di Paolo, capogruppo di Giustizia sociale, attacca.

“Parliamo di una spesa davvero assurda per le casse esangui di un ente come il Comune, di fatto, in predissesto economico a causa di un disavanzo in bilancio di oltre 29 milioni di euro spalmato nei prossimi trent’anni di gestione di governo. Il sindaco- attacca Di Paolo- continua a parlare di rigore e di tagli delle spese. Ma gli affitti non rientrano in questa categoria?” Una domanda che verrà rivolta presto al sindaco in consiglio comunale dove il leader di Giustizia sociale porterà all’attenzione dell’assise civica un ordine del giorno finalizzato a sgravare l’ente da pesanti fardelli economici mensili. “Il Comune potrebbe ottimizzare l’utilizzo di Palazzo De Pasquale, che si trova nel cuore del centro storico, e che potrebbe ospitare benissimo l’ufficio di segreteria del sindaco, gli uffici del Segretario Generale, il servizio Gestione risorse finanziarie  e le riunioni delle commissioni consiliari. In questo modo- spiega Di Paolo- si potrebbe lasciare nel’ex sede della Banca d’Italia soltanto gli uffici comunali attualmente sistemati al primo piano dell’edificio dimezzando, di fatto, l’affitto che l’ente è costretto a pagare”.

Un’altra soluzione è rappresentata dalla nuova Delegazione comunale dello Scalo, in piazza Carafa. “Una struttura inaugurata in pompa magna dal sindaco Di Primio ma che, in realtà, è sottoutilizzata. In tal senso l’edificio di piazza Carafa potrebbe accogliere alcuni uffici attualmente ubicati nell’ex sede della Banca d’Italia e, perché no, ospitare almeno un consiglio comunale al mese. Un qualcosa che non sgraverebbe di costi l’ente ma che servirebbe a ribadire- aggiunge Di Paolo- l’unità della città.” I risparmi conseguiti dal Comune grazie allo spostamento a palazzo De Pasquale e nella Delegazione dello Scalo di alcuni uffici, consentirebbero di creare un prezioso fondo da riversare sulla città.

“I soldi potrebbero servire al sostegno del piccolo commercio cittadino o al supporto- riprende Di Paolo- delle principali manifestazioni culturali organizzate a Chieti che quest’anno riceveranno le briciole dall’amministrazione comunale a causa di un bilancio ingessato malgrado la tassazione alle stelle imposta dalla giunta del sindaco Di Primio”.