Giulianova. Questa mattina, davanti ai cancelli della Piccola Opera Charitas, è partita la mobilitazione, organizzata dai sindacati, dei dipendenti della struttura che rischiano di restare senza stipendio. Protesta continua durante i due turni giornalieri senza mai però far mancare l’assistenza agli utenti.
Una situazione difficile che sembrava essersi risolta l0 scorso mese di maggio ma così non è stato e il Movimento 5 Stelle giuliese e la consigliera Margherita Trifoni chiedono spiegazioni al sindaco Mastromauro e al governatore D’Alfonso, sulla questione della Piccola Opera Caritas.
“I lavoratori sono stati lasciati senza stipendio dopo che il sindaco e il presidente della regione li avevano rassicurati sul futuro della struttura, alcuni mesi fa. Come tante delle altre promesse da marinaio di D’Alfonso, anche questa si rivela falsa, e pertanto i dipendenti della struttura si troveranno senza stipendio, ma che con enorme senso civico e di solidarietà, continueranno a fornire assistenza ai ragazzi della struttura. In ballo c’è il futuro dei lavoratori, dei ragazzi e di tante famiglie. Le promesse della campagna elettorale si sciolgono come neve al sole, e ora non resta che la dura realtà, dovuta a chi ha illuso in campagna elettorale, e nei mesi successivi, decine di migliaia di persone in tutta la regione. Dopo aver definito il nostro porto uno specchio d’acqua, dopo aver declassato il nostro ospedale chiudendo reparti su reparti, il disastro D’Alfonso si abbatte anche su dei ragazzi fragili e inermi, e sui loro assistenti”.
E’ la denuncia del M5S giuliese che chiede “ancora una volta a D’Alfonso di non venire più nella nostra città a fare passerella, dal momento che dal suo insediamento in regione, i Giuliesi hanno dovuto subire le sue politiche di macelleria sociale. Complici sono quei politici locali, sindaco primo tra tutti, che hanno accompagnato questo signore in giro per la nostra città. Mai più D’Alfonso nella nostra Giulianova”.