Una manovra che dovrà ancora essere oggetto della riflessione da parte delle Camere, ma in cui, stando a quanto ribadito dal politico, “nessuno ha detto che su quel tratto deve per forza essere istituito il pedaggio e l’ordine del giorno odierno è utile alla dialettica tra noi e i nostri rispettivi parlamentari, del Pdl e del Pd, dialettica che vedrà protagonisti anche i sindaci di Pescara, Montesilvano e Silvi per far comprendere al governo che per tre ragioni sarebbe impossibile poter applicare il pedaggio su Pescara”.
Il riferimento è anzitutto il fatto chel’asse attrezzato non è un raccordo autostradale, ma è l’asse di scorrimento di un’area metropolitana urbana in cui il traffico prioritario non è pendolare o commerciale, industriale o vacanziero. Impossibile, poi, perché non è tutto un raccordo autostradale e perché l’Abruzzo sarebbe la regione del terremoto, i cui effetti, anche in termini di disagi economici, si sono avvertiti non solo sull’aquilano ma su ogni angolo del territorio regionale. “Resta comunque confermato” ha concluso Sospiri “che nessuno ha reso esecutivo un provvedimento in tal senso, dunque per ora non ci sono pedaggi per l’asse attrezzato”.