Casalincontrada. Ormai è definito e definitivo il programma dei Relatori al convegno sul futuro dei piccoli comuni Sabato 7 novembre prossimo ore 17,00 a Casalincontrada nella Sala Consiliare in Piazza De Lollis e organizzato da Casale Futuro.
Alle domande del giornalista Francesco Blasi risponderanno l’On. Maria Amato (PD); Umberto Di Primio, Sindaco di Chieti ma chiamato in causa quale Vicepresidente ANCI Nazionale; Vincenzo Mammarella Sindaco di Casalincontrada; l’On. Gianni Melilla (SEL); l’On. Giulio Sottanelli (SC) e Antonio Tavani Consigliere comunale a Fara San Martino; le conclusioni saranno affidate al Vicesindaco di Casalincontrada Angelo Bonelli.
Le domande saranno incentrate sulle problematiche e sul futuro dei piccoli comuni, ossia quelli sotto la soglia dei 5.000 residenti che sono la gran parte di quelli abruzzesi. Tra unioni e convenzioni, scarsa democrazia, desertificazione delle aree interne, sprechi del passato e tagli attuali, quale sarà l’ente di riferimento? L’esigenza di contribuire alla discussione, che ormai si protrae senza sortire nulla da troppo tempo, nasce dell’esperienza diretta che molti degli aderenti a “CASALE FUTURO” hanno fatto nella veste di Consigliere comunale e questa esperienza e soprattutto i temi in discussione sono ciò che la nostra associazione di impegno politico e culturale si propone di portare all’attenzione non solo degli addetti ai lavori, ma anche delle persone che spesso non sono a conoscenza delle vicende legate alla gestione del territorio e gli input che ricevono le amministrazioni. L’argomento, vista anche la qualità e la composizione dei relatori, è di sicuro interesse sovraccomunale.
In particolare, la questione delle associazioni tra Comuni è al centro dell’attenzione in ambito Anci, dove in questi giorni gira una bozza di emendamento al Tuel (Testo unico sugli enti locali) che si propone di incentivare le iniziative di gestione associata dei servizi e la creazione di nuove unioni intercomunali secondo il criterio dell’omogeneità territoriale e socio-economica.
A ogni relatore, alternativamente, saranno formulate quattro domande e a ogni domanda si avranno 4 minuti per rispondere. L’obiettivo è dare la possibilità agli intervenuti di comprendere le idee e soprattutto il percorso che attende i piccoli comuni nei prossimi anni e nel contempo di apprendere proprio da coloro che su questo dovranno decidere, quali siano gli orientamenti. Questo è un assaggio del contributo politico alla dibattito che ci proponiamo di dare per il mezzo di questa associazione.