Vendere beni comunali considerati infruttuosi per racimolare fondi da destinare alla manutenzione del territorio. Questo l’obiettivo della politica di alienazione degli immobili portata avanti dalla giunta teramana che ha approvato questa mattina una delibera con i primi otto lotti interessati.
Oltre ai beni è stato indicato anche il prezzo base della gara, il cui avviso sarà pubblicato nei prossimi giorni, per un valore minimo totale che supera un milione e 200 mila euro. Si tratta del Centro Commerciale di via Rambelli (un lotto da 92 mila euro e un altro da 54 mila), la ex scuola elementare di via Antonelli alla Cona, (383 mila euro), l’immobile di via Stazio 37 (44 mila e 500 euro), l’immobile di Vico del Sole 25/27 (210.206,08 euro), l’immobile di Vico del Cigno 20 (92 mila 950 euro), l’immobile di via Paolucci 12 (25.987 euro) e l’area edificabile di viale Bovio (313 mila 100 euro).
“Le ormai note difficoltà di cassa”, ha spiegato il sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi, “ci impongono di adottare scelte di questa natura, con le quali facciamo tesoro di una parte del nostro patrimonio. Questo primo passaggio anticipa analoghe iniziative, che interesseranno i beni comunali senza minimamente toccare quelli più prestigiosi ed importanti”.