Chieti. La Provincia di Chieti, ha presentato ricorso al TAR Lazio reiterando l’impegno a contrastare con tutti gli strumenti a disposizione il progetto di sviluppo di giacimento Ombrina Mare 2, iter giunto ormai alla sua fase conclusiva.
Hanno aderito alla proposta di ricorrere per l’annullamento dei provvedimenti i Comuni di Archi, Ari, Arielli, Atessa, Francavilla al Mare, Giuliano Teatino, Mozzagrogna, Ortona, Paglieta, Pollutri, San Giovanni Teatino, San Salvo, Santa Maria Imbaro, Tollo. Iniziativa che va a potenziare analogo ricorso al TAR Lazio presentato separatamente da altre amministrazioni comunali del nostro territorio provinciale contro il decreto ministeriale n.172 del 7 agosto 2015.
Soddisfazione del Presidente della provincia, Mario Pupillo, per la compattezza dimostrata dalle Amministrazioni locali del territorio sul tema delle estrazioni petrolifere: “ Ombrina mare è diventata il simbolo della comunità abruzzese per uno sviluppo economico compatibile con l’ambiente e la Provincia di Chieti ha da sempre condotto una battaglia legale contro le varie fasi del procedimento amministrativo. Convinti che “l’unione fa la forza” abbiamo accolto le realtà comunali sensibili al problema per rafforzare l’azione giudiziaria messa in campo contro il recente decreto Ministeriale e quei pareri che hanno statuito la compatibilità ambientale del progetto Ombrina mare nel nostro Mare Adriatico. Colgo l’occasione per ringraziare tutti i miei colleghi sindaci che nelle manifestazioni pubbliche, l’ultima il 23 maggio a Lanciano, non hanno fatto mai mancare la loro presenza per dire NO ad Ombrina Mare”.
“L’Amministrazione provinciale, al fianco dei 14 Comuni, – aggiunge il Presidente Pupillo- ha dato mandato allo Studio di professionisti con sede a Torino, composto dagli avvocati Saracco-Colletti-Formentin-Di Giovanni-Colasurdo, che segue le pratiche per conto dell’ente con l’auspicio di ottenere finalmente l’annullamento dei provvedimenti”.
‘Giovedì 5 novembre alle 15.00 si svolgerà dopo una serie di tortuosi rinvii e passaggi in commissione,il consiglio regionale d’Abruzzo in sessione straordinaria per discutere e – finalmente -approvare, la proposta di legge 150/2015 sul Parco Marino “Trabocchi del Chietino”.
L’approvazione consentirebbe di applicare le necessarie clausole di salvaguardia a tutela dei fondali marini e scongiurare la chiusura dell’iter autorizzativo – il 9 novembre – in conferenza dei servizi, del progetto Ombrina Mare.
Appare evidente la necessità della IMMEDIATA PUBBLICAZIONE sul Bura della legge, a tale scopo domani il coordinamento sarà presente con gli attivisti da tutto l’Abruzzo in Consiglio regionale, a tutela dei 60.000 cittadini che il 23 maggio hanno chiarito inequivocabilmente le loro posizioni a chi vuole fare della nostra terra un distretto minerario.
Apprendiamo dalla stampa la volontà di Assomineraria si confrontarsi pubblicamente con un incontro a Pescara, alla presenza anche del Governatore Luciano D’Alfonso, che si è detto “non indisponibile”: ricordiamo al Presidente che domani saremo in Consiglio per vigilare sugli impegni presi nell’incontro del 27 giugno scorso, nel quale egli stesso ha proposto come soluzione alla deriva petrolifera l’istituzione del Parco Marino.
Patti chiari e amicizia lunga, Presidente D’Alfonso, l’unico impegno da rispettare è con i suoi cittadini’, si legge in una nota del Comitato No Ombrina.
Arriva in Procura il caso di Ombrina grazie al M5S che per nome dei Deputati, Senatori e consiglieri regionali abruzzesi ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica per denunciare tutte le irregolarità e i fatti costituenti reato nell’iter di approvazione degli atti che danno il via ad Ombrina Mare.