Chieti. Una delibera di giunta licenziata in tutta fretta il 24 dicembre di tre anni fa ed un ecoristoro concordato di “appena” 600 mila euro, ovvero le briciole rispetto, ad esempio, ai 7 milioni di euro strappati dal Comune di Cepagatti e ai 3,4 milioni di euro ottenuti dal Comune di San Giovanni Teatino.
Bruno Di Paolo, capogruppo di Giustizia sociale, chiede chiarezza al sindaco sull’elettrodotto Terna che è tornato a far discutere dopo il presidio permanente di protesta allestito nelle scorse settimane sotto gli uffici della Prefettura e la notizia, annunciata direttamente da Di Primio, della sorveglianza, decisa dal Comune, sui lavori del megatraliccio che sta sorgendo in via Tirino.
“Indubbiamente l’opera “dell’elettrodotto nella tratta Villanova-Gissi” ha un impatto non indifferente in termini ambientali e sulla popolazione residente nei Comuni interessati che, puntualmente, trova parte della sua artificiosità già dalle prime resistenze e obiezioni poste nelle sedi giudiziarie con carattere locale e regionale. Parte di queste obiezioni trovano spunti anche in un dossier che spopola nei social dove si evincono criticità della tratta presa in considerazione per la realizzazione dell’elettrodotto. Ma poi, pian piano, i Comuni- afferma Di Paolo- hanno abdicato riscontrando tornaconti economici nell’opera. Basti pensare all’ecoristoro da 3,4 milioni di euro del Comune di San Giovanni Teatino o ai 5 milioni di euro del Comune di Pescara ed ai 7 milioni del Comune di Cepagatti”.
Il Comune di Chieti, invece, ha dato il via libera a Terna per appena 600 mila euro come riportato nella delibera di giunta datata 24 dicembre 2012, addirittura meno di quanto racimolato dall’Amministrazione Comunale di Atessa che ha intascato 900 mila euro.
“Approvata in fretta e furia- attacca Di Paolo- e con determinazioni che lasciano davvero perplessi. Infatti è incomprensibile l’ecoristoro di 600 mila euro accettato a fronte delle criticità morfologiche e strutturali della nostra città note a tutti.” Da qui la richiesta di chiarezza, girata al sindaco, del capogruppo di Giustizia sociale. “Il sindaco Di Primio farebbe bene a rispondere per fare la necessaria chiarezza su un iter amministrativo che presenta molti lati di difficile comprensione. Il tutto dovrà avvenire- sottolinea Di Paolo- nel breve tempo possibile, pena la sicura prescrizione di atti tutelari, tenendo conto di una possibile riapertura delle trattative con Terna spa dopo una più ponderata valutazione ambientale”.