Pescara. Continua a chiedere concretezza nelle azioni, la capogruppo provinciale Idv, Antonella Allegrino. Questa volta a destare l’interesse della consigliera provinciale è l’inchiesta relativa alla discarica di Bussi, considerata la più grande d’Europa. “La Provincia di Pescara non può limitarsi a costituirsi parte civile nell’inchiesta, – dice l’Allegrino – ma deve intraprendere azioni concrete. In ordine d’urgenza: promuovere subito, presso il Ministero della Salute, un’indagine epidemiologica sui cittadini della Val Pescara e farsi parte attiva per la realizzazione ed il coordinamento di un comitato dei Comuni della Val Pescara. Chiediamo a gran voce – aggiunge la capogruppo IdV -che sia la Provincia a premere sul Ministero della Salute direttamente e attraverso la Regione Abruzzo affinchè si realizzi un’attenta analisi epidemiologica su tutti i cittadini della Val Pescara, perché, è bene ricordarlo, la discarica non ha conseguenze solo sui cittadini di Bussi, ma ha ripercussioni su ogni cittadino della Val Pescara”.
Sono queste le proposte che l’Allegrino si auspica verranno recepite al più presto dal Presidente Testa, in seguito all’interrogazione presentata dalla consigliera il 9 aprile scorso e che domani si discuterà in Consiglio Provinciale.
I controlli sarebbero improcrastinabili poiché, per un numero imprecisato di anni, le acque potabili, contaminate da sostanze chimiche, sarebbero approdate direttamente nei rubinetti di 500.000 persone, con probabili infiltrazioni addirittura nelle falde acquifere raggiungendo le coltivazioni.
Altra cosa da non sottovalutare, sarebbe il problema scampagnate: intere famiglie infatti, si recherebbero a fare le cosiddette “scampagnate domenicali” su un territorio contaminato, non ancora messo in sicurezza e tanto meno bonificato. Il Comitato dei Comuni , guidato dalla Provincia, dovrebbe avere la funzione di stimolare costantemente le Istituzioni preposte a risolvere questo problema del nostro territorio, informando e sensibilizzando l’opinione pubblica, con una strategia coordinata.
«La Provincia – conclude la consigliera IdV – in questa brutta storia, deve fare la sua parte e non tirarsi indietro in attesa che sia qualcun altro ad accollarsi la responsabilità di una questione che riguarda da vicino la salute dei cittadini, la qualità del territorio e la qualità di vita delle attuali e delle future generazioni».
Monica Coletti