Notaresco. È arrivato questa mattina il via libera ufficiale alla nuova discarica di Grasciano. Il nuovo invaso di Sogesa, partner privato del Cirsu, avrà una capacità di 485 mila metri cubi, e in base a quanto dichiarato dalla società i lavori dovrebbero partire entro giugno, con la messa in funzione che dovrebbe arrivare entro il 2011.
Alla conferenza dei servizi che si è svolta in Regione erano presenti tutti gli attori della questione, a partire dai presidenti di Cirsu e Sogesa, Luigi Romagnoli e Giovanni Marchetti, insieme a Valter Catarra, presidente della Provincia di Teramo e sindaco del comune nel quale sorgerà la nuova discarica, e Rando Angelini in qualità di presidente dell’Autorità d’Ambito teramana. Il nuovo invaso sarà prioritariamente adibito ai rifiuti urbani dei comuni del consorzio Cirsu e della provincia di Teramo, oltre a rifiuti speciali non pericolosi, come gli imballaggi, derivanti da attività imprenditoriali nei confronti di terzi da parte di Sogesa. Giunge così al termine una vicenda che nei mesi passati aveva rischiato di arrivare alla rottura. Fonti qualificate affermano che un accordo sarebbe stato ormai raggiunto tra Sogesa ed Ecomacs, ditta di Notaresco titolare di circa la metà dei terreni sui quali la nuova discarica dovrebbe sorgere. In cambio dei terreni la ditta privata otterrebbe una percentuale definita “minima” della futura tariffa di smaltimento dei rifiuti. Il nuovo invaso, a regime, dovrebbe accogliere almeno 75 mila tonnellate annue. Dopo la recente approvazione della nuova discarica di Atri (di 90 mila tonnellate), ha commentato l’assessore regionale ai Rifiuti Daniela Stati, la provincia di Teramo “potrà far fronte in modo autosufficiente alla esigenze di smaltimento dei propri comuni, uscendo dopo anni, direi finalmente, dalla grave crisi di insufficienza delle volumetrie disponibili e dalla conseguenti situazioni di emergenza ambientale nel settore che si sono create in questi anni”. “Il settore rifiuti della Regione – continua l’assessore – soffre da anni dell’insufficienza impiantistica di smaltimento, che non aiuta a dispiegare e valorizzare pienamente i nostri programmi sul riciclo e sul recupero energetico, ma con le autorizzazioni rilasciate ultimamente si può affermare che si stia uscendo, presumibilmente entro l’anno in corso, dal tunnel della crisi”.
Alessandro Consalvi