Pescara. Il miglioramento della qualità dell’ambiente urbano, con risvolti positivi sulla qualità della vita dei residenti e il completamento di Largo Mediterrane, realizzando al contempo l’implementazione della rete dei percorsi urbani pedonali: sono solo alcuni degli obiettivi alla base del progetto del ‘Ponte del cielo’, opera che sorgerà di fronte alla Nave di Cascella.
Il progetto, finanziato dalla Regione con un milione di euro di fondi europei, ha già ricevuto l’ok della Giunta ed è stato presentato nel pomeriggio, a Pescara, nel corso di un incontro pubblico nella sala consiliare di Palazzo di Città. Presenti, tra gli altri, il governatore Luciano D’Alfonso, il sindaco Marco Alessandrini e il presidente della Provincia, Antonio Di Marco.
“Quest’opera – ha detto D’Alfonso – fa parte di un novero di progetti importanti che riguardano tutto il territorio regionale e deve essere contrattualizzata entro il 30 dicembre del 2015. E’ un segno urbanistico significativo attrattivo poiché realizza in corrispondenza dell’acqua, che é un elemento identitario, un posizionamento diciamo strutturale che consente la riflessione e il porsi la domanda di quale sia il rapporto che questa città ha con il mare”.
Il presidente di Regione ha tagliato corto sulle polemiche: “E’ un’opera che fa discutere e quindi é un’opera che vale, poiché le opere che lasciano indifferenza assomigliano a quelle del cimitero”.
“Oggi presentiamo una iniziativa urbanistica che va nella direzione di fornire nuova attrattiva turistica alla nostra città e completare quella passeggiata che dalla stazione porta al mare – gli ha fatto eco il sindaco Alessandrini – Con questo progetto recuperiamo anche un parte importante di storia della città, considerando che un ponte di simile fattispecie c’era già dal 1934”.
Nell’illustrare i dettagli del progetto, sono state elencate alcune informazioni sull’opera, tra cui i suoi obiettivi: “Il miglioramento della qualità dell’ambiente urbano, con risvolti positivi sulla qualità della vita dei residenti – si legge – producendo le condizioni per promuovere e valorizzare la destinazione turistica mediante la fruibilità delle risorse materiali ed immateriali, incentivando il raggiungimento di elevati standard qualitativi di sostenibilità ed accessibilità, dando una risposta alla crescente domanda di “vivibilità” urbana anche attraverso la riqualificazione del tessuto urbano. Il completamento di Largo Mediterraneo attraverso la realizzazione del ‘ponte del cielo’, realizzando al contempo l’implementazione della rete dei percorsi urbani pedonali e favorendo l’opportunità per una riorganizzazione della mobilità da cui consegue una riqualificazione ambientale degli ambiti interessati da tale rete”.
“L’opera – è stato ancora evidenziato – nasce dalla vocazione di Pescara a proporsi per funzioni strategiche nella dimensione più ampia della terza Macro Regione Europea, quella Adriatica – Ionica. Il sistema delle Macroregioni come riferimento base per la definizione di progetti strategici di crescita e sviluppo e soprattutto come canale privilegiato per la destinazione di finanziamenti europei. Una strategia in linea con la naturale propensione di Pescara a proporsi come ponte strategico per l’ulteriore sviluppo di relazioni economiche e culturali con l’intera l’intera regione Balcanica, sulla scia dello storico rapporto con Spalato e l’area Dalmata. Dunque la sfida di medio e lungo termine è ben definita, suggestiva quanto impegnativa: ovvero riprendere e completare il percorso verso Pescara Città Adriatica ed Europea, oltre che capoluogo di un’ area metropolitana vasta allargata al territorio circostante”.