Pescara, Fondazione Genti d’Abruzzo verso la privatizzazione: il Comune dà l’ok al nuovo statuto

Pescara. Si prospetta un cambio ai vertici della Fondazione Genti d’Abruzzo, che, insieme ad un nuovo statuto, avrà anche un nuovo consiglio d’amministrazione, in buona parte formato da privati.

Con 19 voti favorevoli e uno contrario è infatti stato approvato, dai consiglieri presenti in Comune, il nuovo statuto della Fondazione Genti d’Abruzzo, che dovrà ora attendere il ‘si’ definitivo da parte della Consulta dei soci fondatori, che lunedì 5 ottobre si riunirà in seduta straordinaria per formalizzare l’atto notarile.

La decisione è stata presa a seguito delle condizioni economiche in cui versa la Fondazione, che viene sostanzialmente finanziata dal Comune con un contributo economico annuale, che quest’anno si è drasticamente ridotto.

Tanto da non consentire il pagamento degli stipendi del mese di luglio per i dipendenti della Fondazione, che poco prima della votazione del nuovo statuto, insieme alla Cgil che li rappresenta, hanno partecipato ad un incontro con il sindaco, Marco Alessandrini e i capigruppo consiliari: il presidente del Consiglio Comunale, Antonio Blasioli; gli assessori a Finanze, Cultura e Patrimonio Culturale, Adelchi Sulpizio, Giovanni Di Iacovo e Paola Marchegiani; il presidente della Commissione Cultura, Emilio Longhi, nonché il consigliere, Luigi Albore Mascia, presidente uscente della Fondazione.

“Stiamo cercando altre soluzioni per rendere meno gravosa sul bilancio comunale la gestione delle altre strutture museali”, ha affermato Marchegiani. “Tutto ciò, in modo che sia una struttura capace di attrarre un coinvolgimento anche da parte privata, mediante un sostegno economico alle attività messe in campo”.

“Un obiettivo condiviso, come dimostra il voto quasi unanime espresso da tutte le forze rappresentate in Consiglio e che segna la premessa necessaria per il rilancio della Fondazione Genti d’Abruzzo e del museo. Ci auguriamo ora che lunedì la Consulta dei fondatori approvi definitivamente lo statuto” ha affermato Longhi.

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