Pescara. Fino allo scorso luglio era sottoposto al vaglio della Soprintendenza dei Beni culturali de L’Aquila il progetto esecutivo per i lavori di adeguamento sismico del convitto Itas ‘Cuppari’, di Alanno, che rischia di perdere i finanziamenti pari a 1.038.460 euro in tutto, stanziati per la sua ricostruzione dalla Regione Abruzzo, tramite i fondi Fas 2007-2013 nell’ambito degli ‘Interventi di messa in sicurezza degli edifici scolastici di proprietà degli enti locali abruzzesi’ (768.460 euro) e da un cofinanziamento da parte della Provincia di Pescara pari a 270 mila euro, poi rilanciato a 369 mila euro dai consiglieri provinciali di minoranza, che presentarono un emendamento d’incremento dei fondi nel novembre 2014, in sede di approvazione della variazione al già difficile bilancio di previsione.
“Purtroppo la maggioranza ha inteso respingere tale emendamento, portando di fatto alla paralisi dell’iter amministrativo” hanno fatto sapere i consiglieri di minoranza Sandro Marinelli, Vincenzo D’Incecco e Mario lattanzio, che con una nota nota stampa esprimono preoccupazione per le sorti del Cuppari, insieme ai consiglieri comunali di minoranza del Comune di Alanno, Camillo Colangelo e Agostino Speranza.
L’emendamento è stato presentato in sede di approvazione della variazione del bilancio di previsione, momento particolarmente complesso per gli Enti, che oltre ai tagli subiti a seguito del Decreto Enti Locali si trovano anche nell’incresciosa situazione di non poter utilizzare l’avanzo amministrativo precedente, che non viene più considerato come risparmio, ma va a confluire nella Cassa dei Depositi e Prestiti: in sostanza, se lo riprende lo Stato.
Stretti nella machiavellica morsa della macchina burocratica, i fondi del Cuppari di Alanno rischiano la stessa fine: la Regione infatti ritirerà il finanziamento Fas se entro il 31 dicembre 2015 i lavori non saranno appaltati.
Intanto, il 10 marzo scorso ci fu un Consiglio regionale straordinario, convocato dal consigliere Leandro Bracco, al fine di sollecitare il cofinanziamento da parte della Provincia, i cui fondi tardano ad arrivare, ma “sono blindati sin da quando sono stato eletto presidente” ha sottolineato più volte Antonio Di Marco.
Il verbale di quella seduta del Consiglio regionale (n. 22/8) “impegna il presidente della giunta all’immediata istituzione di un tavolo tecnico con i rappresentanti provinciali, per verificare l’utilità e ancor più l’esistenza della somma cofinanziata e prendere tutti i provvedimenti del caso per far sì che il progetto si possa concretizzare, considerata l’imminente scadenza dei bandi europei”.