Val di Sangro. “Ci rivolgeremo alla Corte dei Conti per fare chiarezza sull’atteggiamento tenuto dall’ex Commissario del Consorzio di Bonifica Sud, l’arch. Annibali in merito ai danni provocati dal mancato finanziamento degli impianti irrigui in Val di Sangro”.
Lo ha affermato questa mattina in una conferenza stampa convocata in Val di sangro, Fabrizio Di Stefano (FI). “Il finanziamento fu ottenuto nel 2013 per merito dell’ allora assessore Febbo e del Governo di centrodestra, in sinergia con il Consorzio – ha spiegato l’Onorevole- ed il 4 giugno 2014 ci fu l’apertura delle buste della gara d’appalto, con l’assegnazione provvisoria il 28 luglio 2014. Nel frattempo però il Ministero ne aveva comunicato la revoca, unitamente ad un altro finanziamento nell’alto vastese. Il Consorzio contestò questa marcia indietro da parte del Ministero ed il 9 settembre 2014 venne riassegnato il finanziamento alla Diga di Chiauci. A questo punto- spiega Di Stefano- il Consorzio, forte del risultati ottenuti con la prima opera fece ricorso al TAR del Lazio, che sicuramente gli avrebbe dato ragione per analogia con la richiesta del primo finanziamento.
Il 4 novembre la Regione autorizzò il ricorso ed il 10 novembre il CIPE riassegnò i finanziamenti per la Diga di Chiauci.
Ma il 14 novembre, la Regione, in virtù della perdita dei due finanziamenti (uno era già stato recuperato) nominò il Commissario Annibali, che il 26 assunse i poteri ed il 5 gennaio 2015 deliberò la rinuncia al ricorso che si sarebbe dovuto discutere, con esito sicuramente positivo, la settimana successiva”.
“E’ evidente – ha continuato il Parlamentare- che il motivo della rinuncia al ricorso fu che, se il TAR avesse dato ragione al Consorzio, sarebbero venuti meno i motivi del commissariamento. E’ altrettanto evidente che si è voluto anteporre l’interesse della Regione nel commissariare l’Ente, all’interesse degli abruzzesi, ed in particolare di questa parte d’Abruzzo, per ottenere la realizzazione di un’opera estremamente importante per il territorio. Ritengo pertanto sia giusto interessare gli organi competenti per capire se ci sia stato un danno erariale. Nel frattempo la nostra agricoltura paga le logiche di D’Alfonso e dei suoi amici, e questo è forse anche il motivo per cui Annibali si è dimesso: per timore di dover rispondere a tali inadempienze”.
Alla conferenza stampa ha partecipato anche il Sindaco di Paglieta, l’ing Scaricaciottoli che ha ha spiegato l’importanza strategica dell’opera che giace ormai nei cassetti della Regione dal 1993 e che riveste un’importanza fondamentale per l’economia agricola del territorio. Il Sindaco ha evidenziato inoltre come il danno sia stato davvero enorme e l’esigenza dell’opera sia sentita profondamente dal territorio vista anche la disponibilità e facilità con cui i proprietari dei terreni abbiano accettato gli espropri .
“Renzi ha annunciato ora una pioggia di finanziamenti nel settore irriguo per tutte le Regioni – ha detto il Sindaco- e chiede al Presidente D’Alfonso di reinserire quest’opera all’interno della progettualità regionale in vista di tali finanziamenti. Ci auguriamo che D’Alfonso si metta finalmente una mano sulla coscienza”.