L’Aquila. All’alba di oggi il Consiglio comunale ha approvato il bilancio di previsione 2015 del Comune. Il provvedimento ha ottenuto 17 voti a favore e due contrati: Di Cesare (Appello per L’Aquila che vogliamo) e Padovani (Socialisti Riformisti). La gran parte dell’opposizione non ha partecipato al voto.
Successivamente il Consiglio comunale ha approvato il Piano di razionalizzazione delle società partecipate dell’ente, vale a dire l’Aquilana società multiservizi (Asm), l’Azienda per la mobilità aquilana (Ama), il Centro turistico del Gran Sasso, l’azienda farmaceutica municipalizzata (Afm), il Servizio elaborazione dati (Sed) e la società Gran Sasso Acqua.
Il Piano è stato elaborato sulla base di un esame delle criticità delle strutture in questione, emerse a seguito dell’evoluzione normativa che ha interessato la materia negli ultimi anni.
Per quanto riguarda il Sed si dovranno ricondurre i contratti del personale all’unico contratto del Commercio; attualmente sono applicate due differenti tipologie contrattuali. È stata inoltre ravvisata la necessità di riduzione delle figure apicali (amministrativa e tecnica) attualmente presenti. Andranno, inoltre, riorganizzati i servizi attualmente forniti.
L’obiettivo principale dell’Ama sarà l’accorpamento, entro il 2016, alla Tua (Trasporto unico Abruzzo), la nuova azienda unica di trasporto regionale. In riferimento all’Asm, il Comune dell’Aquila ha avviato, con deliberazione consiliare del gennaio 2015, un percorso di adesione alla Convenzione con l’Autorità della gestione integrata dei rifiuti urbani (Agir), che porterà ad una riduzione dei costi del servizio a livello unitario, grazie alla sinergia con altre società in house, operanti a livello provinciale e regionale che gestiscono anche attività di smaltimento. Per il Centro turistico del Gran Sasso, il Comune ha previsto un piano di rilancio della società, legata allo sviluppo del comprensorio montano e sciistico, finalizzato all’attuazione degli investimenti previsti nel Piano industriale 2014-2018, approvato dal Consiglio comunale nel marzo 2014.
Per quanto riguarda l’Afm, dallo studio risulta la necessità di scorporare i servizi erogati non attinenti alla “mission” della società, al fine di garantire una gestione economicamente vantaggiosa delle farmacie comunali. Quanto alla Gran sasso Acqua, si rileva la necessità di condividere un piano di riorganizzazione ad hoc con gli altri 36 Comuni che hanno partecipazioni nella stessa società.
Prevista, infine, la costituzione di un’unica società multiservizi, individuando un amministratore unico per le società Ama, Asm e Ctgs, la riduzione del numero delle figure dirigenziali e la designazione di un solo organismo sindacale e di un unico collegio di revisione. Il cronoprogramma prevede che tali azioni si svilupperanno entro il 31 dicembre 2015. Il costo annuale sostenuto per i compensi degli amministratori non potrà superare l’80 per cento del costo complessivamente sostenuto nell’annualità 2013.
Via libera del Consiglio anche all’atto di indirizzo per le società partecipate riferito al triennio 2015-2017. Le disposizioni contenute nel testo deliberativo riguardano le società in house dell’ente comunale, vale a dire l’Aquilana società multiservizi (Asm), l’Azienda per la mobilità aquilana (Ama), l’Azienda farmaceutica municipalizzata (Afm), il Centro turistico del Gran Sasso e il Servizio elaborazione dati (Sed). L’atto prevede l’obbligo, per le società partecipate, di predisporre un Piano previsionale aziendale riferito al triennio 2015-2017, redatto sulla base di obiettivi strategici che fanno riferimento al contenimento dei costi del personale, al raggiungimento del pareggio economico finanziario, al miglioramento della qualità del servizio e alla reciproca collaborazione, onde usufruire della sinergia dei costi, con particolare riguardo agli acquisti, ai servizi e al personale.
Il Piano previsionale dovrà essere composto dal Piano industriale triennale, contenente l’action plan da realizzare per il raggiungimento degli obiettivi strategici fissati dall’Amministrazione comunale e il piano dettagliato degli investimenti, coerentemente con il contratto di servizio, oltre al budget annuale, all’analisi del rischio e al piano del fabbisogno del personale. Sulla base del documento le società non possono ricorrere ad assunzioni di personale a tempo indeterminato, mentre quelle a tempo determinato sono consentite solo ai fini di assicurare la qualità e continuità dei servizi nelle situazioni di stagionalità o aggravio di lavoro, comunque nel rispetto dei requisiti di temporaneità ed eccezionalità. Prima di richiedere al Comune dell’Aquila l’autorizzazione per procedere con nuove assunzioni, sia pure a tempo determinato, sono obbligate a esperire la procedura di mobilità. Il reclutamento del personale dovrà avvenire all’esito di procedure selettive a evidenza pubblica, le cui valutazioni saranno a carico di commissioni costituite da “esperti di provata esperienza” che non siano componenti dell’organo di direzione politica dell’amministrazione, non ricoprano cariche politiche e non siano rappresentanti sindacali. Anche il conferimento di incarichi potrà avvenire solo all’esito di una procedura comparativa. Sono vietati, invece, provvedimenti di aumento del livello di inquadramento contrattuale. Ai sensi della normativa (legge 147/2013 o legge di stabilità 2014), nel caso in cui le società partecipate presentino un risultato di esercizio negativo, l’ente procederà ad accantonare, nell’anno successivo, in apposito fondo vincolato, un importo pari al risultato negativo non immediatamente ripianato.
L’Assemblea ha infine dato il via libera alla concessione in comodato gratuito alla Gran Sasso Acqua spa della centrale di sollevamento di Pile e al mutamento di destinazione dei fondi di natura demaniale civica di Preturo, utilizzati per la realizzazione di parte del Progetto Case di Coppito 3.
I lavori sono terminati intorno alle 7 di stamani.
Consiglio comunale al calor bianco a L’Aquila dove la seduta, iniziata ieri, è terminata stamane dopo una lunga maratona nella quale, alla fine, dal sindaco Massimo Cialente è arrivato il ‘coup de theatre’: “prendo atto – ha detto il primo cittadino – che si è aperta una crisi di maggioranza gravissima”. Una decisione assunta nel giorno in cui è atteso in città il premier Matteo Renzi, segretario dello stesso partito del primo cittadino. Alla base della inaspettata decisione del sindaco, che ha spiazzato un po’ tutti, la votazione sul bilancio di previsione 2015. Quando si è andati alla conta per della relativa delibera (comunque approvata) si sono registrati 17 sì e due no, uno dei quali del consigliere comunale del Psi, partito di maggioranza, Gianni Padovani, e l’altro di Ettore Di Cesare, della lista civica Appello per L’Aquila che Vogliamo. L’opposizione di centrodestra, che aveva presentato un nutrito pacchetto di emendamenti, ha invece abbandonato l’Aula. E cosi’ a margine dell’esito del voto sul bilancio, il sindaco, in seguito all’espressione contraria del consigliere del Psi, ha revocato le deleghe all’assessore Giancarlo Vicini, socialista, pur lodandone l’impegno in Giunta.
“C’è un problema serio in seno alla maggioranza rispetto ai progetti strategici, lo sviluppo del Gran Sasso è centrale, non si può tornare indietro, se non ci sarà condivisione chiara, meglio tornare a votare”. Così il sindaco Massimo Cialente, ufficializza la crisi politica nel centrosinistra in Comune. Cialente si riferisce al voto sul bilancio col voto contrario di Sel su un emendamento “che avrebbe bocciato l’intero progetto Fontari per il quale ci sono 40 milioni del governo”.
CONSIGLIO COMUNALE L’AQUILA 24 AGOSTO 2015 II PARTE
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CONSIGLIO COMUNALE L’AQUILA 24 AGOSTO 2015 III PARTE
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