Pescara. É durata oltre quattro ore la visita della delegazione dei Radicali Italiani nel carcere San Donato di Pescara dopo che ieri, nella giornata di ferragosto i Radicali, con il leader Marco Pannella, oggi assente per un affaticament, avevano visitato la struttura Castrogno a Teramo. A
l termine della visita alcuni detenuti hanno donato a Rita Bernardini una collana artigianale costruita nel laboratorio del carcere.
Garante Detenuti, Radicali contro esclusione Bernardini
È illegittima la mancata ammissione della candidatura di Rita Bernardini a Garante dei Detenuti abruzzesi per violazione della legge Severino e del bando: la Regione in autotutela ripristini subito la legalità violata”. Lo dicono i Radicali Italiani che sono pronti a inoltrare ricorso nei prossimi giorni.
“Siamo di fronte a un’evidente violazione del bando e della stessa legge Severino, che prevede la non ammissione solo nel caso in cui la pena comminata per il delitto sia non inferiore ad un anno di reclusione: le pene inflitte all’on. Bernardini per disobbedienza civile per la legalizzazione della cannabis non superano, tuttavia, neppur sommate, il limite previsto dalla legge Severino e dal bando. Tanto più grave – dicono i Radicali Italiani – appare questa infrazione se si considera che la figura del Garante dei Detenuti dovrebbe rappresentare la massima tutela della legalità”.
Per far valere le proprie ragioni, Amnistia, Giustizia e Libertà Abruzzo ha già inviato ai Presidenti del Consiglio e della Giunta della Regione Abruzzo Giuseppe Pangrazio e Luciano D’Alfonso una proposta di riammissione della candidatura con provvedimento da adottarsi in autotutela. Nel frattempo, la candidata “esclusa, Rita Bernardini continua a visitare le carceri per vigilare sulle condizioni di vita dei detenuti”.
Dopo Teramo ieri, oggi ha compiuto una visita al carcere di Pescara con una delegazione radicale composta da Vincenzo Di Nanna, Alessio Falconio, Francesco Radicioni, Rosa Quasibene, Laura De Berardinis e Maria Cristina Polidoro. “Uno dei grandi problemi di oggi – ha detto Rita Bernardini, all’uscita dal carcere di Pescara – é quello oltre che della mancanza di un Garante dei detenuti almeno in Abruzzo, anche del fatto che la magistratura di sorveglianza non risponde oggi alle istanze dei detenuti. Dovrebbe esser a garanzia dei diritti dei detenuti e invece non risponde a quelle istanze, violando dei diritti come quello di un mancato permesso per motivi di famiglia, un trasferimento in un carcere vicino alla sua residenza e un permesso premio in caso di buona condotta. Questi – ha concluso l’On Bernardini – sono tutti diritti violati. Noi però sul Garante dei detenuti abbiamo intenzione di presentare al più presto ricorso