L’Aquila. Sono 950 le richieste di integrazione formulate dal Comune de L’Aquila ad altrettanti cittadini che hanno fatto domanda per ottenere il contributo per la riparazione, e alle quali gli interessati non hanno dato risposta. Il sindaco, Massimo Cialente, ha ricordato, in proposito, che è obbligatorio depositare le integrazioni di documenti entro dieci giorni dalla pubblicazione delle osservazioni all’albo pretorio e sul sito internet del Comune.
Senza adempiere a tale obbligo, cesseranno immediatamente tutte le forme di assistenza, principalmente quella alberghiera e il contributo di autonoma sistemazione. La relativa ordinanza prevede che possa essere concessa dal Comune una proroga non superiore a 10 giorni, in presenza di circostanze particolarmente complesse. ”Un numero così alto di pratiche che ancora non hanno risposta da parte degli interessati e’ preoccupante – ha dichiarato Cialente – anche se va detto che alcune di queste sono state presentate in tempi molto recenti. Una buona parte, al contrario, è di vecchia data e i proprietari ancora non depositano le integrazioni o comunque le risposte alle osservazioni. A voler essere rigorosi – ha sottolineato il sindaco – sempre secondo quanto ci e’ stato imposto dall’ordinanza, tutte quelle richieste inevase prima dell’entrata in vigore del provvedimento governativo avevano come termine il 27 marzo; dopo quella data, la Struttura per l’emergenza doveva cessare ogni forma di assistenza a carico degli inadempienti. Di tutte queste informazioni era stata data notizia in modo diffuso”. ”All’unico scopo di non creare disagi – ha detto ancora il sindaco Cialente – e consapevole delle responsabilità che mi assumo nell’effettuare una piccola forzatura a una disposizione inderogabile dello Stato, gli inadempienti per i quali i termini sono già scaduti, e che possono controllare la loro posizione all’albo pretorio e sul sito istituzionale del nostro ente, costantemente aggiornato, dovranno presentare la documentazione richiesta entro cinque giorni da oggi. Ma anche coloro che sono nei termini sono invitati a rispondere alle osservazioni subito. I controlli sugli ulteriori inadempimenti saranno capillari e l’assistenza sarà revocata a carico di chi non e’ in regola con effetto immediato”. Cialente, in proposito, ha sottolineato che ”la ricostruzione dell’edilizia privata e’ uno dei perni per la rinascita del capoluogo d’Abruzzo, e per questo faccio appello al senso di responsabilità dei proprietari, dei professionisti e delle imprese. E’ proprio per tale ragione che ho chiesto ai nostri uffici di accelerare il più possibile le procedure per il rilascio dei contributi definitivi, che a oggi sono oltre 6.000. A ciò si aggiunga – ha concluso Cialente – che non e’ giusto che si continuino a impiegare risorse pubbliche a beneficio di chi non ha più diritto per legge a tali sostegni e che le risorse medesime, una volta recuperate, possono essere indirizzate alla ricostruzione della città”.