Pescara, opposizione si incatena contro modifica regolamenti

incatenatiPescara. Tutti imbavagliati e incatenati. Ecco come si sono presentati i consiglieri del Pd insieme a tutta l’opposizione di centrosinistra, insorto dopo il “bluff” dell’attuale maggioranza.

Infatti, a pochi giorni dal Consiglio comunale previsto per lunedì mattina per l’approvazione del bilancio, la commissione ha votato ieri un documento che interpreta l’articolo 63 del regolamento, vietando di fatto la discussione su ogni emendamento.

“Purtroppo” dichiara Del Vecchio, “iniziamo questa conferenza stampa in un tono un po’ preoccupato. Nella giornata di ieri, nel Comune di Pescara una commissione che non ha mai lavorato e una presidente di commissione che non si è mai sognata di ascoltare i temi legati al Comune di Pescara ha prodotto l’atto più violento di natura democratica che si potesse mai fare. Hanno interpretato, secondo i propri usi e consumi e durante una fase procedurale aperta, un regolamento che per oltre dodici anni è stato gestito, utilizzato da uomini del calibro di Nino Sospiri, Gianni Melilla, Augusto Di Luzio, Vincenzo Dogali. Mai nessuno di loro, anche in presenza di una dialettica aspra tra maggioranza e opposizione, si è mai sognato di modificare le regole in corso d’opera.”

Molto duro il commento del capogruppo dell’Italia dei Valori, Fausto Di Nisio. “Quello messo in atto dal centro destra” ha, infatti, detto il consigliere “è un golpe di stampo fascista, che denota un atteggiamento doloso da parte della maggioranza che governa la città di Pescara”.

Il consigliere Lorenzo Sospiri, l’artefice di questa operazione, ha dichiarato che una maggioranza deve avere la possibilità di governare.

Ci va duro pesante il consigliere Di Nisio, commentando il bilancio presentato dalla maggioranza: “In questo Bilancio non c’è nulla di strategico. Questa maggioranza continua a vivere ancora all’ombra di Luciano D’Alfonso, è ora che il sindaco inizi a fare il sindaco”.

Per lunedì si preannuncia, dunque, un clima incandescente in aula consiliare in occasione del Consiglio Comunale, in vista dell’approvazione sul bilancio. Critico e duro il consigliere Fusilli. “Questo atto avrà ripercussione anche a livello regionale” commenta in merito. “Mi auspico che i due consiglieri Chiavaroli e Sospiri e il vice presidente del Consiglio comunale, Santilli, autori di questa trovata, si dimettano”.

Intanto, il capogruppo del Pd Marco Alessandrini ha annunciato subito il ricorso al TAR.

Rita Consorte

Replica Lorenzo Sospiri e Federica Chiavaroli. “Con l’ennesima sceneggiata odierna, il centro-sinistra ha mostrato la propria visione, estremamente personale, di democrazia, fatta di insulti ed offese a soggetti istituzionali”. Lo hanno detto il capogruppo del Pdl Lorenzo Sospiri e il presidente della Commissione Statuto Federica Chiavaroli in merito alla conferenza stampa di questa mattina del Pd.

“Dopo nove mesi di governo” ha ricordato la Chiavaroli “è chiaro che siamo dinanzi a un’opposizione irresponsabile, che vuole semplicemente impedirci l’esercizio del diritto-dovere di governare, una minoranza che non vuole il confronto sui temi relativi allo sviluppo della città, ma piuttosto vuole fare solo un ostruzionismo penalizzante su qualsiasi delibera, atto o provvedimento sia posto all’esame del Consiglio comunale, scaricando centinaia di emendamenti, anche privi di senso”. Nel caso specifico, l’amministrazione comunale sostiene di essersi limitata a fare un richiamo alle regole che disciplinano l’attività del Consiglio, dando l’interpretazione autentica della norma relativa agli emendamenti al bilancio, che non vanno discussi, ma semplicemente votati. “In merito al confronto democratico tanto rivendicato dal centrosinistra” aggiunge, poi, la Chiavaroli, “la nostra coalizione di governo ha sempre ritenuto che tale confronto sia una risorsa per la vita politica di un paese, non lo è più quando trascende in insulti e nello sterile ostruzionismo. Il confronto sul bilancio in aula sarà comunque garantito dalla discussione generale che, come previsto dal Regolamento, consente anche il raddoppio dei tempi di intervento”.

“Il centrosinistra ha accusato il centrodestra di ‘assenza di dignità’ e di ‘golpe fascista’ solo per aver richiamato l’opposizione al rispetto delle regole scritte” continua Sospiri, “ma il senso reale della violenta protesta odierna sta tutta nelle parole del consigliere De Camillis quando, affermando che ‘è prassi che il bilancio verrà approvato’, ha definito ‘logico che sarà poi capacità della maggioranza relazionarsi con l’opposizione per poter stringere i tempi di approvazione del bilancio stesso’. In altre parole il centrosinistra ha semplicemente rivendicato il proprio potere o presunto diritto di ‘mercanteggiare’ con la maggioranza i propri numeri, strappando l’approvazione di qualche emendamento ed esercitando il potere di scegliere dove dirottare qualche asfalto, o di individuare qualche associazione da finanziare”.

Secondo Sospiri, invece, con l’interpretazione autentica del regolamento sarebbe stato eliminato proprio il mercimonio: gli emendamenti saranno, infatti, esaminati senza il bisogno di fare ostruzionismo, ma valutandone caso per caso la bontà e l’efficacia. 

 

Maurizio Acerbo (consigliere comunale PRC). “Auspico che nella maggioranza di centrodestra prevalga il buonsenso e che si faccia marcia indietro rispetto al tentativo di imbavagliare l’opposizione.
Spero che il sindaco e il presidente del Consiglio comunale si rendano conto che impedire all’opposizione di intervenire nella sessione di bilancio è una scelta senza precedenti che li rende tanto odiosi quanto ridicoli. Di una cosa possono stare certi: non riusciranno a imbavagliarci. Per quanto mi riguarda parteciperò ai lavori con il mio megafono ed eserciterò i miei diritti di consigliere sanciti dall’ordinamento democratico di questo paese e dal regolamento.

Maurizio Acerbo (consigliere comunale PRC). “Auspico che nella maggioranza di centrodestra prevalga il buonsenso e che si faccia marcia indietro rispetto al tentativo di imbavagliare l’opposizione.Spero che il sindaco e il presidente del Consiglio comunale si rendano conto che impedire all’opposizione di intervenire nella sessione di bilancio è una scelta senza precedenti che li rende tanto odiosi quanto ridicoli. Di una cosa possono stare certi: non riusciranno a imbavagliarci. Per quanto mi riguarda parteciperò ai lavori con il mio megafono ed eserciterò i miei diritti di consigliere sanciti dall’ordinamento democratico di questo paese e dal regolamento”.

 

 

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