Pescara. Nel capoluogo adriatico, città adottiva del celeberrimo fumettista e pittore Andrea Pazienza, dove l’arte del fumetto e del graffito dovrebbe regnar sovrana, la popolazione si lamenta oggi sempre più spesso dell’imbruttimento delle superfici cittadine. Non si vogliono colpevolizzare i cosiddetti “writers”, espressioni di un sé artistico, ma si accusano tutti quelli che si divertono ad imbrattare e deturpare la città senza senso. La denuncia arriva da due consiglieri del Pd: Florio Corneli e Giuliano Diodati hanno presentato una mozione che possa instaurare le condizioni migliori per una pacifica e creativa convivenza tra i cittadini ed i writers riconosciuti come artisti.
I consiglieri, non vogliono che le lamentele pervenute da una cittadinanza esausta che spesso non vede nei writers artisti, ma solo vandali che si divertono a sporcare le proprietà altrui e/o i pubblici edifici restino inascoltate, ma allo stesso tempo non vogliono neanche porre un freno all’arte. Chiedono solo di fornire agli artisti spazi liberi dove si possa mettere a frutto la valenza del genio creativo, contribuendo nello stesso tempo ad abbellire la città sull’ esempio dei graffiti di grandi città come New York e Salvador de Bahia, che oggi incarnano un valore significativo ed innovativo per l’arte metropolitana.
In più, dal Pd, arriva la richiesta di inasprimento delle sanzioni: “chiediamo maggior controllo per coloro che sporcano la città, con scritte che nulla hanno a che vedere con l’arte e che anzi contribuiscono a dare dei writers una percezione sbagliata e contraria alla loro natura artistica” hanno concluso Corneli e Diodati.
È proprio nella strada che molti chiedevano di intitolare a Pazienza, per cui è stato creato tempo fa persino un gruppo sul social network FB, che si potrebbe dare sfogo alla libera arte.
Monica Coletti