Ortona. “Quale altro sfregio alla comunità ortonese dovrà essere compiuto affinché il sindaco D’Ottavio tiri fuori l’orgoglio e faccia sentire la sua voce, magari ‘battendo i pugni’ sui tavoli della Regione?”. E’ quanto si chiede il Coordinatore di Forza Italia, Simone Ciccotelli in virtù della delibera n.89 (“immediatamente esecutiva”) del Direttore Generale della Asl Lanciano-Vasto-Chieti, Pasquale Flacco, che sancisce la chiusura, oltre che del Punto Nascita, anche del reparto di Ginecologia dell’Ospedale di Ortona.
“Così – prosegue Simone Ciccotelli – dopo aver assistito alla sciagurata decisione di chiudere il Punto Nascita, dal 31 agosto 2015 saranno sospese anche le attività del reparto di ginecologia. Nel provvedimento del Dott. Flacco, “facente funzioni” dopo le dimissioni di Zavattaro, si legge che la decisione è stata presa recependo il Decreto del Commissario ad acta, Luciano D’Alfonso, concernente la chiusura dei Punti nascita. Nel richiamato Decreto, per la precisione, si parla di “riorganizzazione” dei punti nascita e non si comprende davvero quale sia il nesso con la decisione di interrompere l’attività di Ginecologia. Mentre le altre Asl si sono limitate alla chiusura della parte ostetrica, solo la Asl di Chieti per un “incomprensibile eccesso di zelo” è andata oltre quanto stabilito dal Commissario prevedendo il blocco totale e la chiusura della struttura. Di fatto si interrompe in modo del tutto inspiegabile sia la continuità assistenziale delle cure alle pazienti sia l’attività professionale dei medici. Inoltre il provvedimento non individua e non programma né la continuità assistenziale delle pazienti ginecologiche in lista di attesa da svariati mesi né l’attività lavorativa degli operatori sanitari. In sostanza la Delibera di Flacco chiude servizi e accessi ospedalieri senza prevedere nuovi percorsi. Così non si fa altro che penalizzare oltremodo la Città di Ortona e una struttura d’eccellenza che dovrebbe essere invece valorizzata.”
“In tutto questo il Sindaco D’Ottavio continua a mantenere il solito preoccupante approccio del “non pervenuto”. Nonostante le tante rassicurazioni verbali, ha fatto mancare il suo supporto alle numerose iniziative dei comitati dei cittadini e delle opposizioni, dimostrandosi vittima delle scelte dei suoi compagni di partito. Ortona – prosegue Simone Ciccotelli – merita di essere rappresentata da chi ha voglia di difenderla senza se e senza ma, da chi ha voglia di valorizzarla e non di impoverirla con incomprensibili ed ingiustificate chiusure. Ci prepariamo a manifestare ancora il nostro dissenso di fronte a questi provvedimenti della Regione targata D’Alfonso ed il 14 luglio saremo a L’Aquila, in occasione del Consiglio Regionale. In questa circostanza ci auguriamo e ci aspetteremmo di vedere il primo cittadino pronto a difendere la Sua Città. Vista la Sua professione, se non vuol indossare la fascia tricolore vestisse almeno il camice bianco. E mentre D’Ottavio non si batte per la sua Città – conclude Simone Ciccotelli – i massimi esponenti territoriali del centro-sinistra che siedono in Regione, leggasi Paolucci e D’Alessandro, non sembrano seriamente interessati ad Ortona. Si sono soltanto resi autori di tante chiacchiere da campagna elettorale puntualmente smentite con i fatti.”