Francavilla Cinquestelle su nomina nuovi componenti del cda della Cosvega

Francavilla al Mare. “Le recenti nomine di due nuovi componenti del Consiglio di Amministrazione della società partecipata Cosvega, non hanno destato stupore in chi, come noi, ha constatato la tempistica con la quale sono state effettuate a ridosso delle imminenti elezioni amministrative”.

Recita così una nota di Francavilla Cinquestelle che prosegue: “Questa è la ragione per cui riteniamo opportuno sottrarci dal coro delle critiche piovute su queste designazioni (rappresentano un inutile dispendio di energie:una delle due risulta anche giuridicamente viziata!), sebbene, in esse, qualche fondamento di verità potrebbe scorgersi, se è vero come è vero, che le nomine sono sorprendentemente cadute su membri di ben nota estrazione politica (la Sig.ra Rosato, già assessore della attuale amministrazione civica e la Sig.ra Giangiulio, già componente della Risco s.r.l.). Ciò che, invece, desideriamo rimarcare è l’urgenza che, anche con riferimento al settore della raccolta differenziata, il responsabile della trasparenza competente si attivi, con sollecitudine, affinchè si giunga al pieno rispetto della legge vigente in materia di trasparenza (in specie, degli artt. 2, 4, 7, 8 e 9 del d. lgs. 33/2013, entrato in vigore il 20 aprile 2013). E’ opportuno rammentare al responsabile della trasparenza che, ai sensi dell’art. 8, comma 1°, della suddetta legge dello Stato, i documenti contenenti atti oggetto di pubblicazione obbligatoria ai sensi della normativa vigente, sono pubblicati tempestivamente sul sito istituzionale dell’amministrazione e che, ai sensi dello stesso articolo, comma 3°, i dati, le informazioni e i documenti oggetto di pubblicazione obbligatoria, sono pubblicati per un periodo di 5 anni, decorrenti dal 1° gennaio dell’anno successivo a quello da cui decorre l’obbligo di pubblicazione. Dobbiamo, però, segnalare che, ciononostante, ad oggi, non risulta pubblicato il bilancio della partecipata “Cosvega”, riferito all’anno 2014 e non sono desumibili, sempre sul sito web, in modo comprensibile ed analitico (quindi, voce per voce quanto alla plastica ed ai metalli, al materiale non riciclabile, a quello riciclabile ed alla carta), i dati sui ricavi ottenuti dal servizio di raccolta differenziata dall’anno 2011, 2012 e 2013 (qualche dato in più si evince dalla relazione integrativa 2013, seppure in modo non pienamente comprensibile, se non limitatamente al servizio dei Raee – potatura – ingombranti, mentre per il resto, si fa riferimento al risultato complessivamente raggiunto, con la generica dizione: “Raccolta”). Omissione che si pone in evidente contrasto con la puntuale e dettagliata elencazione delle sanzioni cui va incontro il contribuente nel mancato rispetto del regolamento che disciplina la raccolta differenziata comunale, rinvenibile sul sito web del Comune come “allegato 6” (qui sì che le sanzioni sono dettagliate e salate per chi conferisce in modo errato i rifiuti). Appare doveroso segnalare che, ai sensi dell’art. 6 della L. 33/2013 (legge sulla trasparenza), “le pubbliche amministrazioni garantiscono la qualita’ delle informazioni riportate nei siti istituzionali nel rispetto degli obblighi di pubblicazione previsti dalla legge, assicurandone l’integrita’, il costante aggiornamento, la completezza, la tempestivita’, la semplicita’ di consultazione, la comprensibilita’, l’omogeneita’, la facile accessibilita’, nonche’ la conformita’ ai documenti originali in possesso dell’amministrazione, l’indicazione della loro provenienza e la riutilizzabilita’ secondo quanto previsto dall’articolo. Ad ogni buon conto, il 6 ottobre 2014, nonostante l’incompletezza e genericità dei dati pubblicati dal Comune, ma sulla scorta di quelli rinvenuti, siamo intervenuti con un comunicato sul tema delle esose aliquote della Tari e della Tasi deliberate dal Consiglio Comunale, nonché sulla locale raccolta differenziata, inspiegabilmente improduttiva in termini di vantaggi economici per il cittadino. Le recenti dichiarazioni rilasciate dal Sig. Galasso Massimo, responsabile della Cosvega Multiservizi ed i lacunosi dati forniti dalla Civica Amministrazione, hanno lasciato intendere che a Francavilla al Mare, la raccolta differenziata sarebbe cresciuta, sino a raggiungere la percentuale del 66%, soglia che qualifica il nostro Comune tra quelli virtuosi e ricicloni. L’ottimo risultato raggiunto, va, senza dubbio, attribuito all’impegno dei cittadini che, tuttavia, a fronte di una minore produzione di rifiuti e un maggior conferimento di materie– cui, è bene ricordare, dovrebbe corrispondere una diminuzione dei costi di gestione e smaltimento da parte della societa menzionata – non beneficiano di alcun vantaggio, essendo rimasta pressoche’ invariata la tassa sui rifiuti Tari. Il signor Galasso Massimo, ha recentemente affermato che vi è stato un aumento del conferimento di materiale organico e del multi materiale, nonostante questi risultati il servizio non e’ migliorato e i costi non sono diminuiti per la collettivita’, sono state messe in campo azioni finalizzate alla riduzione dei costi di raccolta, come il ritiro nel periodo invernale della frazione dell’umido ridotta da tre a due volte alla settimana e incrementati gli utili di filiera quindi, ma non e’ chiaro come tali incrementi di utili si traducano in sgravi per la collettivita’. Nel 2013, Francavilla al Mare e’ riuscita a vincere un’importante sfida contro centri piu’ popolosi: i suoi cittadini si sono dimostrati i piu’ virtuosi per quantita’ e qualita’ della differenziata effettuata, raccogliendo 83 kg di carta e cartone per abitante, per un totale di quasi 165 tonnellate, numeri che ci hanno permesso di vincere le cartoniadi, con un premio corrispondente, in denaro, di 25000 euro. Siamo, tuttora, in attesa di vedere “nascere” il parco pubblico cui erano destinati quei proventi. Solo per dovere di completezza, l’’articolo 11 del decreto tratta degli obblighi di pubblicazione dei dati concernenti gli enti pubblici, nonché quelli partecipati dlla Pubblica Amministrazione. Esso fa un esplicito richiamo alle disposizioni della legge 190/2012 (cosiddetta legge sull’anticorruzione), estendendo il rispetto della legge sulla trasparenza anche alla pubblicazione, per ogni soggetto sottoposto al controllo dell’ente pubblico, del numero dei rappresentanti dell’amministrazione negli organi di governo; del trattamento economico complessivo a ciascuno di essi spettante; dei dati relativi agli incarichi di amministratore dell’ente e del relativo trattamento economico complessivo, dati che presso il sito web comunale non appaiono aggiornati. Ricordiamo, anche in questo caso, che nel caso di assenza o incompleta pubblicazione dei dati relativi agli enti partecipati, è fatto divieto di erogazione in loro favore di somme a qualsivoglia titolo da parte dell’amministrazione controllante”.

“Infine – conclude la nota – ci preme menzionare, ancora una volta, i casi di Ragusa e Assemini, Comuni governati dal Movimento 5 stelle che, incentivando la cittadinanza ad adottare pratiche virtuose di riciclo, hanno ridotto i coefficienti Tari ed azzerato la tassa sui servizi indivisibili Tasi. Esempio da seguire anche quello di Parma che, grazie all’introduzione della tariffa puntuale sui rifiuti , ha realizzato quei tanto attesi vantaggi economici che auspichiamo per la nostra città”.

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