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Ciccotelli: ‘La Mucci riaccende la speranza per il Punto Nascita di Ortona’

Ortona. “Esprimo piena e profonda soddisfazione per l’azione valida ed incisiva portata avanti da Manuela Mucci all’interno del tavolo di lavoro del Comitato Percorso Nascite Regionali”.

É quanto dichiara Simone Ciccotelli, Coordinatore locale di Forza Italia.

“Voglio sottolineare che il Tar de L’Aquila ha respinto la sospensione del Decreto di chiusura del Punto Nascita di Ortona, avanzata in netto ritardo dal Sindaco, in quanto condizionato dalla valutazione di dati non aggiornati, ma pronunciandosi che entrerà nel merito. Pertanto, alla luce di questa sentenza, bene ha fatto la Dr.ssa Mucci, Responsabile UOSD Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale “G. Bernabeo” di Ortona, – spiega Simone Ciccotelli – chiedendo il riesame dei dati con cui sono state assunte le precedenti e scellerate decisioni di chiusura dei 4 punti nascita sul territorio regionale. Nello specifico la Mucci, nel Comitato Percorso Nascite Regionali, di concerto con il Dott. Malvezzi, Dirigente Medico UOSD di Atri, ha evidenziato diverse criticità sulla metodologia e la procedura adottata, ma soprattutto perplessità sui dati analizzati. Come abbiamo sempre sostenuto una vera ed attenta lettura dei dati allontanerebbe definitivamente la paventata chiusura del Punto Nascita di Ortona che rispetta i requisiti previsti dalla legge.”

“Comprendo – conclude Simone Ciccotelli – che sia soltanto il primo passo di un lungo percorso irto di ostacoli, ma finalmente riusciamo a riaccendere una speranza in chi crede nella validità ed importanza non solo del Punto Nascita, ma anche dell’intero Ospedale di Ortona. Il Presidente D’Alfonso e l’Assessore Paolucci anziché trasformare il nostro Ospedale in semplice presidio ospedaliero al fine di avallare progetti figli di megalomania dall’esoso costo (si veda il progetto del nuovo Ospedale di Chieti), farebbero bene ad impegnarsi per salvaguardare il “G.Bernabeo”, perfezionando ancor di più il “punto donna” ed i propri reparti di eccellenza con una spesa minima che permetterebbe di non mandare in fumo gli investimenti già attuati in merito e, soprattutto, lasciando alla nostra città l’opportunità di continuare a garantire un servizio sanitario e sociale per l’intero comprensorio”.