Chieti. “Sono passati ben due mesi dal mio comunicato stampa dell’11 marzo 2015 ma a tutt’oggi nessun intervento di monitoraggio e neppure una risposta sterile di rassicurazione è arrivata da parte dell’amministrazione comunale nei confronti di Maurizio Torsellini e di Maria Gabriella Tinto, residenti allo Scalo, portavoci dei residenti della zona, che per mio tramite avevano denunciato il notevole ampliamento di un vecchio ripetitore di fonia mobile ubicato sul tetto di una palazzina in viale Abruzzo al civico nº34, ovvero in pieno centro abitato e a pochi metri in linea d’aria dalla camera da letto dei figli”.
Così in una nota il capogruppo del Centro Democratico in Consiglio Comunale a Chieti, Bassam El Zohbi, che aggiunge: “Anche se la normativa vigente prevede che l’autorizzazione alla installazione di un ripetitore per la fonia mobile venga rilasciata dall’Arpa (Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente) ed i Comuni non possono vietare dette installazioni, le Amministrazioni Comunali, però, hanno l’obbligo di definire le aree più idonee all’installazione dei suddetti impianti e quelle da escludere per motivi ambientali e paesaggistici. Oltre al caso già segnalato e in ragione del proliferare in Città di ripetitori per fonia mobile una Amministrazione che fosse seria ed attenta da tempo avrebbe dovuto: adottare criteri di esposizione cautelativi; pianificare le installazioni in contraddittorio con i gestori e le associazioni o comitati rappresentanti dei cittadini; eseguire istruttorie rigorose delle richieste di nuove installazioni; predisporre controlli sulle installazioni già fatte e sanzioni per gli inadempimenti; stabilire monitoraggi continui sul territorio per fugare nei cittadini le ragionevoli paure data la presenza di tanti ripetitori”.
“Inoltre – conclude El Zohbi – sempre una amministrazione sensibile e realmente vicina ai cittadini avrebbe dovuto e potuto individuare, direttamente con i Gestori di fonia mobile, forme di indennizzo per quei cittadini che, per ragioni di pubblica utilità, sono costretti a vivere vicini ad antenne. L’inefficienza dell’amministrazione Di Primio si evince anche dalla mancanza di attenzione nei confronti di questi problemi quotidiani che, però, sono molto sentiti dalla popolazione”.