Ombrina Mare, striscioni di protesta di CasaPound in provincia di Chieti

Lanciano. ‘Il PD odia l’Abruzzo. No ad Ombrina Mare’. CasaPound Italia non usa giri di parole negli striscioni affissi in nottata a Lanciano, Chieti e Vasto per esprimere la propria contrarietà alla prevista installazione della piattaforma per la trivellazione petrolifera di fronte alla costa abruzzese, a pochi giorni dalla manifestazione prevista sabato nella città frentana.

“Di fronte all’attuale stato delle cose, non possiamo che esprimere il nostro dissenso nei confronti del progetto, avallato dal governo nazionale guidato dal Partito Democratico senza che sia arrivata dalla giunta regionale e provinciale, anch’essa a guida PD, un’opposizione di rilievo”. Afferma Nico Barone, responsabile lancianese CasaPound, in una nota.

 

“Ombrina Mare – prosegue la nota – non è infatti altro che un enorme regalo del governo nazionale ad investitori privati stranieri, il tutto in cambio di scarse royalties da versare alla Regione Abruzzo, che dovrebbe però fare i conti con il rischio ambientale derivante da un’operazione di trivellazione che, a fronte della scarsa quantità di petrolio disponibile, per ottenere un profitto mirerebbe a comprimere i costi tagliando le voci di spesa”.

 

“Invitiamo quindi tutti i simpatizzanti del nostro movimento che non saranno a Gorizia per la celebrazione del centenario della Grande Guerra a partecipare alla manifestazione del 23 Maggio, per dire no alla svendita delle ricchezze naturali della nostra nazione ad investitori privati”.

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