Citt%C3%A0+Sant%26%238217%3BAngelo%3A+bocciata+la+centralina+per+i+fumi+del+gassificatore+di+Piano+di+Sacco
abruzzocityrumorsit
/politica/132064-citta-santangelo-bocciata-la-centralina-per-i-fumi-del-gassificatore-di-piano-di-sacco.html/amp/

Città Sant’Angelo: bocciata la centralina per i fumi del gassificatore di Piano di Sacco

Città Sant’Angelo. Chiesta una centralina per il controllo dei fumi emessi dal gassificatore di Piano di Sacco, ma il Consiglio provinciale boccia la mozione. Il centrodestra insorge: “Al centrosinistra non sta a cuore la salute degli angolani”.
“Con grande rammarico oggi abbiamo avuto la conferma che al centrosinistra non sta a cuore la salute dei cittadini”. E’ quanto dichiarano i consiglieri provinciali Vincenzo D’Incecco e Sandro Marinelli di Provinciaprima e Mario Lattanzio di Forza Italia, commentando l’esito della seduta dell’assise provinciale che “dopo un’ora di discussione con 6 voti a 4 ha bocciato la mozione presentata da noi presentata avente ad oggetto l’impianto di gassificazione “Terraverde”. Si tratta dell’impianto situato a Piano di Sacco, frazione di  Città Sant’Angelo, “che prevede”, affermano i consiglieri d’opposizione, “a partire dai rifiuti, la produzione di 35mila tonnellate annue di combustibile solido secondario, di cui 10mila tonnellate da usare in loco per produrre energia elettrica tramite gassificazione (l’attività è stata autorizzata con Determinazione Dirigenziale Regione Abruzzo del 2.3.2012 a firma del Dott. Gerardini)”.
“Il nostro intento attraverso la mozione – spiegano i Consiglieri provinciali – era chiedere l’impegno dell’Amministrazione provinciale affinché avanzasse richiesta all’Arta per l’installazione di una centralina per le rilevazioni costanti dei fumi e della qualità degli stessi. Riteniamo che unitamente a tutti gli altri più specifici e necessari controlli a cui si è dato il via, tale iniziativa potesse restituire ai cittadini, che ne hanno pieno diritto, la tranquillità di respirare fumi in concentrazioni non dannose per la loro salute. Considerazioni che la maggioranza guidata dal Presidente Di Marco non ha ritenuto sufficienti. Anzi, per essere più precisi la stessa maggioranza si è divisa registrando 1 astenuto e 2 non votanti”.
“Grande rammarico” viene espresso anche dai Consiglieri comunali di Città Sant’Angelo Travaglini, Perazzetti e Valloreo, che si erano visti bocciare una mozione simile presentata a fine marzo: “Tutto questo”, aggiungono, “dimostra come la Giunte guidate dal centrosinistra non abbiano a cuore la salute dei cittadini. E’ doveroso ricordare che il sito su cui è ubicato l’impianto è già stato teatro, nel 2011, di un incendio di dimensioni colossali, che ha visto riversarsi su un territorio rurale, fumi emissioni da combustione, e che ha provocato danni sia al Comune di Città Sant’Angelo, ma soprattutto notevole preoccupazioni nei cittadini. Questo precedente non ha rappresentato un ostacolo all’entrata in funzione di un nuovo impianto”.
“Nonostante l’acclarata regolarità dell’impianto – sottolineano i rappresentanti di #Provinciaprima –  permane nella cittadinanza il ricordo del passato incendio, che ha costituito un vulnus ad un territorio votato all’agricoltura, all’allevamento del bestiame, e più in generale alla scelta di uno stile di vita lontano dai centri abitati proprio per godere di una maggiore salubrità dell’ambiente; tra l’altro in un primo momento anche il Comune di Città Sant’Angelo impugnava la licenza rilasciata dalla Regione Abruzzo a Terraverde ma nel mese di ottobre 2014 la stessa Amministrazione Comunale, nell’ambito di un accordo per ottenere il legittimo risarcimento dalla Società per l’incendio del 2011, rinunciava all’impugnazione della licenza, a seguito delle proprie valutazioni; da fine ottobre 2014 lo stabilimento ha quindi preso a stoccare rifiuti, lavorarli e bruciarli nell’impianto di gassificazione.
Nei mesi scorsi alcune Associazioni hanno rappresentato la preoccupazione dei cittadini, provvedendo prontamente a segnalare ai vari Enti ed Autorità tra cui il Comune di Città Sant’Angelo, la presenza di cumuli di rifiuti all’interno del piazzale dello stabilimento ma anche l’emissione di fumi e vapori; segnalazioni che lo stesso Comune ha inoltrato ad Arta e Comando Forestale”.