“E’ ingiusto e dannoso stravolgere l’arredo urbano per risolvere dei problemi sociali radicati sul territorio, come quello dei senza tetto e degli immigrati”. Così il consigliere ha motivato il suo gruppo, che già conterebbe centinaia di iscritti. “Si tratta di questioni serie e l’ultimo modo per affrontarle è togliere le panchine da una piazza storica, anche perchè queste persone si possono sempre buttare sul prato e stazionare a terra, come accade in altri punti della città”.
Ma l’amministrazione comunale si difende dalle polemiche. A parlare l’assessore alle Politiche sociali, Guido Cerolini ed il capogruppo Pdl, Lorenzo Sospiri. Entrambi hanno sottolineato l’errore compiuto dall’ex amministrazione di centro-sinistra in merito, che avrebbe tentato, secondo i due, di ignorare i clochard o i cittadini in condizioni di disagio in una piazza. “L’amministrazione comunale di centro-destra sta invece affrontando la situazione alla radice” ricordano, “progettando la realizzazione immediata di un centro diurno in cui dare assistenza concreta a tali utenti e, soprattutto, attivando un’iniziativa con la Regione Abruzzo per reperire il finanziamento di 1 milione di euro destinato alla costruzione del nuovo dormitorio della Caritas in via Alento”.
Proprio lo scorso 11 dicembre, infatti, gli assessori regionali Carpineta e Gatti avrebbero inviato una lettera al ministro dell’Economia e delle Finanze, Tremonti, per avviare le procedure del caso. In sostanza, la Regione Abruzzo disponeva di un finanziamento già concesso, pari a 3 milioni di euro e destinato a progetti di contrasto alla violenza di genere, con la costituzione di una rete di operatori attivi sul territorio. L’ente regionale avrebbe ora chiesto di poter stralciare 1 milione di euro da quel fondo, da destinare “alla costruzione, restauro o ristrutturazione di edifici destinati alle attività sociali nella regione Abruzzo”. È attesa entro pochi giorni la risposta del ministro Tremonti e, subito dopo, quella somma verrà assegnata alla Caritas per la realizzazione della struttura che andrà a sostituire il vecchio dormitorio ‘sfrattato’ da via Salara Vecchia.
“Quei ‘fratelli’ vanno reinseriti” hanno dichiarato Cerolini e Sospiri, “creando strutture capaci di fornire loro assistenza adeguata, come la creazione di un centro diurno. Sono, infatti, importanti i dormitori, per consentire loro di trascorrere la notte in luoghi riparati e sicuri, ma è importante dare loro anche dei luoghi in cui trascorrere le proprie giornate. E non è escluso che, nel piano di riorganizzazione dei nostri cinque centri sociali comunali, uno di essi non possa essere convertito in struttura destinata ad accogliere senzatetto e utenti in condizioni di disagio, struttura aperta dal mattino al tardo pomeriggio, in cui vi sia personale qualificato capace di attrarre gli utenti, convincendoli a farsi aiutare e anche a usufruire del dormitorio di notte, dove spesso neanche vogliono andare. Pare dunque difficile accettare lezioni di ‘governo sociale’ dal centro-sinistra”.
Stando a quanto riferito dai due, sembra che l’opposizione stia tentando di spostare l’asse del problema sul ‘caso’ delle badanti straniere private di un luogo di ritrovo. L’amministrazione comunale ricorda, a questo proposito, di non avere nulla contro le badanti straniere, che potranno continuare a incontrarsi in piazza Sacro Cuore e a sedersi sulle panchine già sistemate, da due giorni, sulla parte esterna della piazza.
“Benvenga, dunque, il dibattito aperto dall’operazione dell’amministrazione comunale” concludono Sospiri e Cerolini, “benvengano le iniziative di piazza annunciate dal consigliere Di Iacovo se sono servite ad accendere i riflettori su un dramma sociale che il centro-sinistra ha pensato per sei anni di liquidare installando delle panchine in una piazza e consentendo a chi non aveva casa, lavoro, famiglia, di dormirvi sopra, tra bottiglie di alcol e rifiuti di ogni genere”.
Anche il Pd alla manifestazione in piazza Sacro Cuore con una sedia. “E’ davvero offensivo per la città di Pescara vedere i lavoratori ucraini, le badanti, in piedi a Piazza Sacro Cuore per l’eliminazione delle panchine da parte dell’Amministrazione comunale di Pescara. Piazza Sacro Cuore è anche il luogo di ritrovo per questi lavoratori che nel tempo libero si incontrano in questo luogo. Il provvedimento dell’Amministrazione comunale è offensivo e irrispettoso dei diritti verso queste persone e in generale verso tutti i cittadini. Riteniamo che i cittadini di Pescara non si riconoscono in questo atto di inciviltà del Comune di Pescara, pertanto, invitiamo tutti coloro che vogliono difendere e ribadire l’immagine di Pescara come città aperta, dell’accoglienza, solidale, rispettosa dei diritti delle persone e di grande civiltà a partecipare alla manifestazione di sabato 27 febbraio 2010 alle ore 16,00 in Piazza Sacro Cuore con una sedia”.