“Le commissioni sono il luogo dove vengono confrontate le idee per poi portarle in Consiglio comunale” continua D’Angelo. “Non essendoci un dibattito al Consiglio, si verificano continue liti e discussioni. È il terzo consiglio comunale che va a vuoto. Domani sottoporrò il problema al garante del Consiglio comunale, è una situazione insostenibile, il sindaco ci fa considerare inutili”.
La discussione, poi, si sposta sull’argomento TARSU (tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani interni). Secondo i consiglieri del Pd, anche in questo caso la maggioranza non sarebbe in grado di soddisfare i quesiti dell’opposizione. “Risultano privi di idee” tuona la minoranza “e non riescono a dare un indirizzo, una direzione chiara al regolamento. Presenteremo degli emendamenti tesi a dare un orientamento a riguardo della TARSU, sperando che le delibere non vengano, anche questa volta, bocciate in Consiglio perché ritenute poco chiare”.
Non tarda ad arrivare la risposta dell’assessore comunale alle Entrate, Massimo Filippello. “Esprimiamo apprezzamento per lo sforzo propositivo del Pd” commenta, infatti, a riguardo, “che, dopo aver chiesto nei giorni scorsi alla giunta comunale di ritirare la delibera del nuovo Regolamento della Tarsu, oggi ha fatto dietro-front ed ha ipotizzato modifiche che però sono quasi tutte irricevibili”.
Gli uffici comunali starebbero già valutando la possibilità di introdurre riduzioni o agevolazioni fiscali per le famiglie la cui unica fonte di reddito è la cassa integrazione o la mobilità. Non possono essere invece previsti sconti per le famiglie numerose, che inevitabilmente producono un maggior numero di rifiuti rispetto ai single o alle famiglie con pochi figli. “Né è possibile introdurre ulteriori deroghe per i giovani sino a 35 anni che vivono soli” continua Filippello “o per le famiglie senza lavoro. Potremmo, invece, estendere da due a tre anni la riduzione già prevista della tassa del 50% per le nuove attività commerciali e artigianali, agevolazione non valida, però, per i professionisti. Finalmente il Partito Democratico sembrerebbe aver abbandonato la politica dello sterile ostruzionismo per lasciare spazio a un atteggiamento propositivo che domani verificheremo se verrà o meno confermato in aula”.