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Pescara, striscioni davanti alle scuole contro Renzi. Sel:”Inneggiano al fascismo, il sindaco li copra”

Pescara. “L’unica scuola buona è quella di Gentile”. Questo il messaggio espresso dagli striscioni affissi dal Blocco Studentesco davanti ad alcune scuole della città, per protestare contro l’operato del ministero dell’istruzione del Governo Renzi.

Messaggi giudicati di stampo fascista dalla consigliera comunale di Sel Daniela Santroni, che su Facebook si è rivolta a Marco Alessandrini: “Caro Sindaco, li possiamo andare a coprire?”. Uno scontro tra il partito vendoliano e l’associazione studentesca vicina alla destra.

Per Roberto Ettorre, Coordinatore comunale di Sel “Della scuola classista voluta da Gentile nel ventennio fascista portiamo ancora le ferite: un immobilismo sociale nel paese da far spavento. La Scuola a cui pensiamo noi non è certo quella della “Buona Scuola” di Renzi men che meno una di stampo fascista. Pensiamo, piuttosto, ad una scuola inclusiva, formativa e non selezionatrice, che aiuti chi strova in difficoltà e che diventi sempre più un elemento di emancipazione sociale”.

BLOCCO STUDENTESCO: GOLIARDICA PROVOCAZIONE

E dopo le critiche, arriva la replica del Blocco Studentesco che in una nota afferma:”Dispiace che alcuni esponenti politici, lautamente stipendiati e ai più misconosciuti, si spendano solamente quando c’è da attaccare un movimento politico giovanile, reo di aver affisso degli striscioni fuori alcuni istituti superiori della città. Teniamo a precisare che la nostra voleva essere una provocazione per ricordare, in occasione dell’anniversario del suo assassinio, l’ultimo vero riformatore della nostra scuola, Giovanni Gentile.

“Piuttosto – prosegue la nota – ci chiediamo quali siano le azioni concrete che i sopracitati politici hanno attuato contro questa riforma che, apprendiamo solo ora, non piace neanche a loro, considerando che gli isterismi sui social network non valgono come soluzione. Se la questione poi è relativa all’affissione abusiva, ce ne scusiamo, ma al posto di tanti bei faccioni ammiccanti negli spazi elettorali preferiamo la nostra goliardica irruenza, il fulmine che squarcia il grigio e la monotonia”.