L’Aquila. ‘Il sesto anniversario del 6 aprile segna uno spartiacque importante. La commemorazione delle 309 vittime è stata giusta e doverosa, è il momento del ricordo, del lutto collettivo, della partecipazione al dolore.
Chiediamo verità e giustizia. Ancora una volta. Fiduciosi che lo Stato possa affrontare i propri errori e non debba autoassolversi’. Lo dichiara in una nota la senatrice Stefania Pezzopane.
‘Il giorno dopo il 6 aprile riprende il lavoro, intenso e altrettanto doveroso, con l’obiettivo di accelerare i tempi della ricostruzione.
Per il governo L’Aquila è una priorità. Lo dicono a chiare lettere le parole del premier Renzi, che proprio il giorno del sesto anniversario ha chiarito, senza toni retorici, che va fatto tutto il possibile perché L’Aquila torni a vivere. La certezza delle risorse adesso c’è. Questo governo e anche il precedente hanno stanziato risorse importanti per la ricostruzione di tutto ciò che è stato colpito’, insiste la senatrice aquilana.
‘Adesso va portato a termine il processo di elaborazione della legge per la ricostruzione. Dovrà essere una legge organica, di svolta, che imprima un’accelerazione al sistema.
Nelle scorse settimane si sono susseguite una serie di riunioni, durante le quali ho raccolto i contributi e le osservazioni di sindaci, associazioni di categoria, sindacati, cittadini…per costruire un nuovo testo, che mi auguro il governo presenti sotto forma di decreto legge. Il nostro compito è quello di presentare un pacchetto di proposte che superino i vari nodi ancora da sciogliere’, insiste la Pezzopane che poi illustra il testo di legge.
‘Sono tre i blocchi principali del testo di legge, che stiamo ancora elaborando e che verrà’ illustrato nei consigli comunali, con le categorie produttive, le associazioni e i sindacati.
1) Ricostruzione più veloce e trasparente. Ci sono norme importanti, ad esempio quella per cui, per importi superiori a 500mila euro l’invito dovrà essere rivolto ad un minimo di 5 imprese. La ditta dovrà garantire la migliore realizzazione del progetto, tenendo conto anche dei tempi di esecuzione dei lavori. Le imprese affidatarie possono ricorrere al subappalto per le lavorazioni della categoria prevalente nei limiti del trenta per cento dei lavori. Sono nulle tutte le clausole che dispongano il subappalto dei lavori in misura superiore. I lavori possono essere subappaltati con un ribasso massimo del 20% del prezzo ammesso a contratto.
Per i subappalti si potranno scegliere solo imprese presenti nell’elenco degli operatori economici. Il direttore dei lavori e il collaudatore statico non possono avere in corso, né avere avuto negli ultimi tre anni rapporti contrattuali di natura diretta commerciale, o comunque denominati, con l’impresa affidataria dei lavori di riparazione o ricostruzione, anche in subappalto. Le imprese dovranno avere una certificazione SOA e ci sarà l’obbligo di considerare anche la presentazione di fideiussione bancaria. Inoltre gli amministratori di condominio, i rappresentanti legali dei consorzi, il singolo proprietario avranno la qualifica di incaricato di pubblico servizio. Tempi più stretti e penali più rigide poi per i tempi di consegna dei lavori.
2) Attività produttive. La novità più interessante è l’innalzamento della quota dal 4 al 5% delle risorse stanziate per la ricostruzione privata, da destinare al sostegno delle attività produttive, della ricerca e dell’innovazione tecnologica, allo sviluppo di strutture e servizi turistici e alle attività culturali sul territorio, al sostegno per l’accesso al credito delle imprese, per incentivi alle micro e piccole imprese, per il trasferimento nei centri storici in via di recupero. Sto anche chiedendo che venga garantito il diritto di prelazione per le attività che il 6 aprile 2009 erano in centro storico.
3) Personale. Ci stiamo muovendo su un duplice fronte: prorogare il personale precario; chiederemo al governo una proroga di ulteriori 30 mesi per tutti i precari, e attingere alle graduatorie RIPAM per quanto concerne i profili tecnici di cui i Comuni necessitano, facendo salve le convenzioni oggi in essere, per esempio con Abruzzo Engineering.
Finora i tentativi sono stati vani, ma è giusto a mio avviso considerare essenziale la questione in sospeso delle vittime del terremoto e dei parenti delle vittime. Chiederemo al governo un riconoscimento per le vittime del terremoto e per i loro figli’, conclude.