Chieti. “Grande interesse ha suscitato l’annuncio, di qualche giorno, dell’inizio del Anno Santo Straordinario a partire dal prossimo 8 dicembre 2015”.
Così in una nota il segretario politico di Giustizia Sociale, Bruno Di Paolo, che aggiunge: “Quello che tra pochi mesi andremo a vivere non sarà soltanto un grande evento spirituale ma avrà inevitabilmente ripercussioni positive anche dal punto di vista economico, commerciale ed occupazionale, per Roma così come per tutte quelle città che sapranno inserirsi nei circuiti virtuosi che ne verranno generati. Chieti non può farsi cogliere impreparata ma anzi deve prendere al volo l’opportunità che il Giubileo le offre. Una grande chance per la nostra città che per tradizione, storia e patrimonio artistico si interseca in maniera inscindibile con la decisione presa dalla Santa Sede di dedicare un Anno Santo Straordinario alla Misericordia. Deve essere questa l’occasione giusta per mettere in mostra un’offerta turistica di tutto rispetto, in grado di attrarre, accogliere ed ospitare gli innumerevoli pellegrini che nell’arco di un intero anno si recheranno in visita presso i luoghi di culto del nostro territorio. Ma per far sì che si possa arrivare all’appuntamento con la veste migliore, occorre attivarsi subito, realizzare studi di fattibilità, pianificare iniziative, stilare un progetto. È un compito arduo che riguarda e coinvolge tutti affinché questo evento epocale possa essere di diretto interesse anche per la nostra città. Sarebbe dunque auspicabile che il Sindaco convocasse fin da subito una riunione programmatica con i tutti gli attori istituzionali del territorio quali il Prefetto, la Provincia, la Camera di Commercio, Confindustria, le Forse dell’Ordine e tutte quelle associazioni di categoria che potrebbero essere direttamente od indirettamente interessate all’evento. Sarebbe necessario, inoltre, aprire una finestra di dialogo con la Curia che, pur non potendo prendere parte alla pura fase organizzativa per quelli aspetti non strettamente inerenti la sfera spirituale, sarà fondamentale interlocutore. L’evento del Giubileo potrebbe essere dunque una considerevole occasione per valorizzare il nostro territorio, da porre in tandem con un altro appuntamento di grande interesse mondiale di quest’anno, l’imminente Expo 2015 di Milano, dove le eccellenze della nostra provincia saranno messe in mostra, fatte conoscere e condivise. In occasione dell’Anno Santo le stime parlano di venticinque milioni di pellegrini attesi nella Città Eterna nell’arco dei dodici mesi. Prepararsi significa organizzare l’accoglienza, a Roma così come qui. Prepararsi significa promuove i siti più prestigiosi della nostra città e dei comuni limitrofi ad iniziare dai luoghi religiosi quali il Volto Santo di Manoppello o il Santuario di San Camillo De Lellis a Bucchianico, giusto per citarne un paio. Prepararsi significa attrezzare tutte le attività ricettive per sopperire la mancanza di posti letto e soddisfare le richieste di soggiorno, scongiurando il propagarsi del più diffuso turismo “mordi e fuggi” costiero estivo ma anzi valorizzando e puntando sulle nostre bellezze naturali e su quelle storico-artistiche: dai Musei Nazionali teatini al Teatro Marrucino, dalla Pinacoteca Barbella ai Templi Romani, dal teatro romano alle terme. Una storia millenaria, che si collega in linea retta a quella, certamente più maestosa, della capitale e che deve essere portata a conoscenza dei nostri connazionali e non. Per fare di questo Giubileo Straordinario un’opportunità di rilancio della nostra economia, bisogna mettere in gioco non soltanto capacità organizzative ma anche strategie di marketing territoriale appropriate da parte degli amministratori locali e delle istituzioni coinvolte. L’aumento stimato dei fatturati dei commercianti parla di un + 20% nel 2016 e di un + 15% per il 2017”.
“L’indotto complessivo di Roma potrebbe arrivare a conteggiare 15 miliardi di euro in due anni tra attività ricettive, di ristorazione, negozi al dettaglio, biglietti per i trasporti pubblici e visite guidate e noi, che siamo a soli 180 km dal cuore della manifestazione con un collegamento autostradale diretto, dobbiamo cogliere al volo l’opportunità di imprimere una svolta decisiva e netta al commercio ed alla vita cittadina. Il turismo religioso è ormai un mercato reale, in ascesa continua, che offre ancora ampi spazi di inserimento. Chieti può e deve immettersi in questo movimento importante. Perdere l’occasione, stavolta, sarebbe davvero imperdonabile”.