“Il rettore Di Orio – ha spiegato D’Alessandro – ha elencato alcune problematiche sul tappeto, ma ha soprattutto parlato del miracolo con i ventimila studenti di cui la città de L’Aquila, terremotata, ha visto rinnovare la propria presenza nell’Ateneo. La risposta stizzita e arrogante che Gatti ha dato alle giuste osservazioni del Rettore la dice lunga sulle intenzioni del Governo regionale rispetto ai bisogni degli studenti universitari aquilani”.
Secondo il consigliere dell’IdV li studenti hanno bisogno di mense, di aule, di posti letto, di mezzi pubblici, “hanno bisogno di condurre una vita universitaria che non sia da Terzo Mondo! I cittadini de L’Aquila, così duramente colpiti dal terremoto, hanno detto sin dal primo giorno che L’Aquila vivrà di nuovo e tornerà a volare se il suo Ateneo, tra i più apprezzati d’Italia, tornerà a funzionare in modo accettabile”. D’Alessandro ha riconosciuto al Rettore Di Orio il grande impegno profuso per l’Università dell’Aquila da aprile a oggi, non condividendo una sua affermazione:“la scommessa, di cui lei parla Magnifico Rettore, non la riteniamo del tutto vinta, soprattutto se assessori regionali come Gatti dovessero continuare a percorrere strade sbagliate. Se così fosse, ci dovremmo tutti preoccupare”.