Francavilla al Mare. In Comune a Francavilla al Mare è stato presentato il “Contratto di Foce” del fiume Alento, uno strumento di programmazione negoziata, a forte connotazione partecipativa, per la riqualificazione del bacino fluviale del fiume Alento ricompreso nel territorio di Francavilla al Mare.
“L’amministrazione comunale – ha aggiunto il sindaco di Francavilla, Antonio Luciani – sta pensando ad una serie di interventi per riqualificare il territorio. Questo è un intervento importante ma non isolato. Ad esempio stiamo pensando ad un ponte pedonale che colleghi le due parti della città, alla valorizzazione della zona sportiva (Valle Anzuca) che sta proprio a ridosso del fiume Alento”.
“Adottare un Contratto di Fiume incentrandolo sulla foce – ha sottolineato il coordinatore del tavolo regionale dei Contratti di Fiume, Patrizio Schiazza – significa agire su tutti i partiti di interesse. Spesso si parla dei Contratti di Fiume ma ci si dimentica della ratio con la quale ci si arriva. Attraverso questa configurazione metodologica si arriva ad una serie di interventi di sviluppo e riqualificazione. Si deve pensare anche alla valorizzazione e alla promozione ed è anche per questo motivo che il Contratto di Fiume sta assumendo questa importanza a livello regionale. Il Contratto di Foce non è semplicemente un Contratto di Fiume perché c’è uno stretto rapporto tra le acque del fiume e le acque del mare. Si deve trovare un equilibrio in modo che nessuno dei due ecosistemi ne tragga svantaggio. È una fattispecie molto particolare. Sicuramente spesso l’errore di parlare di sostenibilità è che si dimentica che ha un senso salvaguardare il territorio e gestire le risorse naturali. Io credo che la scelta fatta dal Comune di Francavilla faccia recuperare alla foce del fiume la sua naturalezza e faccia migliorare la capacità turistica. Il Contratto di Fiume è l’articolazione strumentale delle scelte attuate dall’amministrazione. questa è anche la capacità di inserirsi nella discussione degli interessi”.
“Questa è una novità assoluta per l’Abruzzo – ha rimarcato l’assessore regionale ai Contratti di Fiume, Dino Pepe – questo è un Contratto di Foce, noi siamo partiti con i Contratti di Fiume, abbiamo istituito un ufficio regionale di lavoro che opera su questo strumento. In questi mesi c’è stato un dibattito importante, concreto, costruttivo e democratico perché sono i Comuni a condividere il tema del bene fiume. Il Contratto di Fiume è uno strumento che ci aiuta a migliorare il territorio. Spesso molti Enti si interessano dei fiumi ma poi nessuno concretamente fa niente. Il Contratto di Fiume ci aiuta a fare chiarezza ed ognuno sa quello che deve fare. Questa è una grande opportunità perché diamo inizio ad un percorso nuovo. Le regioni del nord sono già alla seconda generazione dei Contratti di Fiume, in Francia alla terza o alla quarta e nel centro sud abbiamo una grande difficoltà. Stiamo lavorando affinché in Abruzzo ci sia uno sviluppo forte dei nostri fiumi. C’è un’attenzione a livello nazionale ed un interesse su questo argomento e sono contento che l’Abruzzo si stia interessando”.
Francesco Rapino