Sulmona. Il Comune di Sulmona può esprimere le proprie valutazioni sul tracciato del metanodotto Snam Sulmona-Foligno senza che vi sia bisogno di modificare l’articolo 2 della legge regionale n. 89/98, in quanto quest’ultimo “non fa riferimento esplicitamente ad opere di valenza nazionale (…) né ad opere aventi caratteristiche riconducibili al metanodotto”.
E’ quanto precisa la Regione Abruzzo tramite una nota dell’assessore all’Urbanistica Donato Di Matteo, in risposta ad una lettera firmata dal sindaco del Comune peligno, Giuseppe Ranalli, avente ad oggetto “Metanodotto Sulmona-Foligno – Autorizzazione alla costruzione ed esercizio con accertamento di conformità urbanistica, apposizione del vincolo preordinato all’esproprio e dichiarazione di pubblica utilità ex Dpr 08-06-2001 n. 327”.
Ranalli chiedeva alla Regione di modificare l’articolo 2 della legge regionale n. 89/98 “al fine di consentire agli enti locali, in tempo utile per la conferenza di servizi del 24 febbraio p.v., di pronunciarsi sulla conformità urbanistica dell’opera di che trattasi in rapporto al proprio strumento urbanistico”.
Di Matteo ha rassicurato il sindaco, spiegando che il Comune può esprimersi sulla conformità urbanistica del tracciato del metanodotto anche senza la modifica legislativa richiesta, in quanto si tratta di un’opera infrastrutturale di valenza nazionale, mentre la legge in questione riguarda attività di urbanizzazione in ambito locale.