Pescara. Prosegue la polemica sull’accesso alla banca dati della Soget concesso ai dipendenti comunali. Il M5S non si accontenta della risposta del sindaco e dell’assessore Sammassimo e replica alle minacce di querele: “Pretendiamo scuse e garanzie”.
Partita dall’analisi procedurale, la vicenda relativa ai 20 account concessi ai dipendenti del Comune per accedere alla banca dati della Soget ora diventa battaglia tra parti politiche. Erano stati i consiglieri del Movimento 5 Stelle a presentare un’interrogazione al sindaco Alessandrini per accertare l’ipotesi che i dipendenti del Comune potessero anche modificare le situazioni debitorie dei cittadini all’interno dei registri della società di riscossione dei tributi. Alessandrini e l’assessore Sammassimo hanno risposto garantendo la buona fede dell’azione degli impiegati degli uffici ma, alzando un po’ i toni, hanno paventato querele e denunce per diffamazione nei confronti dei pentastellati accusatori.
Ora sono i tre consiglieri comunali Sabatini, Erika Alessandrini e Di Pillo, insieme al consigliere regionale Pettinari e al deputato Vacca a “pretendere scuse ufficiali da parte del sindaco Alessandrini e dell’Assessore Sammassimo e doverose garanzie sulla procedura sperimentale che consente la modifica dei dati”. “Gli esponenti del M5S – come affermano in una nota – non sono disposti ad accettare insulti personali o minacce di querela per aver svolto, semplicemente, il proprio dovere istituzionale”.
“Abbiamo denunciato un fatto accaduto e nessuna insinuazione è stata portata avanti”, sostengono i 5 Stelle, “Un funzionario dell’Ufficio Tributi davanti a tre consiglieri comunali, un consigliere regionale ed altri cittadini presenti, ha dichiarato l’esistenza di account in grado di modificare la banca dati della Soget ed in seguito a questa gravissima dichiarazione abbiamo doverosamente e responsabilmente presentato un’interrogazione urgente per avere risposte su un fatto così rilevante e sostanziale per le tasche dei contribuenti”.
“Il Sindaco Alessandrini minaccia di denunciarci solo per aver presentato un’interrogazione”, aggiunge il oarlamentare Gianluca Vacca che ha portato la vicenda in Parlamento, “questo fatto è gravissimo ed inammissibile. Perché una semplice interrogazione comunale, che consente all’amministrazione di chiarire la vicenda, ha scatenato reazioni così esagerate, farcite di insulti personali e minacce di denuncia?”.
Infine l’insoddisfazione per la risposta della Giunta all’interrogazione pentastellata che ha fatto emergere l’esistenza di una nuova procedura in fase di sperimentazione che ammetterebbe delle abilitazioni “in modifica” dei dati che sono ancora in corso di validazione tra l’Ente e la Soget con la possibilità che alcuni operatori possano gestire direttamente dalla procedura rettifiche e discarichi delle imposte Tares e Tari: “Chiederemo un’audizione ufficiale con il Sindaco> concludono i grillini, “perché non possiamo consentire che la nostra possibilità di svolgere un sano lavoro di opposizione possa essere soffocata da minacce di querela ed insulti gratuiti”.