Tortoreto, i conti del Comune. Marconi: si evocano fantasmi del passato, ma la realtà è diversa. I NUMERI

Tortoreto. ” Se il consigliere Carusi ha notizie di reati, vada in Procura e faccia i suoi passi.

 

Così come sta facendo, invece, lancia accuse e numeri per sentito dire, generando un clima di veleno ed evocando fantasmi del recente passato, che lasciano trasparire all’esterno che l’Ente sia in mano a dei predoni”.

 

Tira fuori gli artigli Francesco Marconi, vicesindaco con delega alle finanze al Comune di Tortoreto per rintuzzare una serie di attacchi, indiretti, piovuti sul conto della gestione della macchina amministrativa (settore ragioneria) e che, di riflesso, hanno investito l’amministrazione comunale. A lanciare gli strali, come è noto, nelle ultime settimane (in consiglio comunale, ma anche in appuntamenti pubblici), è stato il consigliere di minoranza Nico Carusi, che ha chiesto lumi su spese e affidamenti del Comune su alcuni aspetti.

Marconi, sulla vicenda, ha fornito una ricostruzione dettagliata, replicando alle accuse politiche e fornendo numeri e dati su alcune vicende della macchina amministrativa con il supporto di Marina Marchegiani, dirigente dell’ufficio ragioneria del Comune, finita inevitabilmente, nel tritacarne degli ultimi giorni.

 

Le repliche alle accuse. ” Noi abbiamo il controllo della situazione”, dice Marconi, ” mentre qualcuno istiga un clima di veleno e la comunità può sentirsi in qualche modo autorizzata a darci dei delinquenti, come è accaduto nei giorni scorsi con un cittadino, ma le cose però non stanno assolutamente in questa maniera”.

 

Gli affidamenti. Marconi e Marchegiani forniscono una serie di numeri su quelli che sono stati gli affidamenti a delle società esterne nelle attività di supporto all’ufficio ragioneria e ai cosiddetti tributi minori. Marconi parla di indirizzi politici chiari (nel 2015 la gestione dei tributi è tornata in capo all’Ente) e il confronto con i numeri del passato. ” Negli ultimi dieci anni”, prosegue, ” mai nessuno ha avviato un’attività di recupero delle tasse non pagate e operazioni di questo genere, per loro natura, non sono certo cambiali elettorali da scontare.

 

I numeri. Nella relazione presentata questa mattina, sono stati messi a confronti i numeri (costi e rendimento) nela gestione delle attività dei tributi locali di quelli cosiddetti minori. Da una parte il periodo 2009-2015, quando al Comune di Tortoreto tutte le attività erano esternalizzate, e poi nel periodo successivo, quando le attività di accertamento e riscossione sono tornate in capo all’Ente.

Durante la gestione del concessionario (7 anni), l’aggio a beneficio del privato era del 9% annuo (poco meno di 24mila euro), con l’aggiunta di spese legali per gli atti di recupero di 57mila. Totale carico nel periodo, 1milione e 400 mila euro. La media d’incasso nei sette anni del 2,46%, senza nessun accordo transattivo. Dal 2015 alle normali attività di ufficio, è stata affidata la System Innova, il costo annuo è di 38mila euro (ai quali vanno aggiunte le spese per l’utilizzo del software), zero spese legali; totale di carico nel periodo 3,2 milioni con una media d’incasso di oltre l’11%. Oltre 1,8milioni di accordi transattivi e l’accordo con la piattaforma Eni. Per i tributi minori (Imposta pubblicità e Cosap), nel periodo di esternalizzazione il servizio ha avuto un’incidenza media di quasi 44mila euro. Nel periodo di gestione diretta, la spesa media di 36mila euro, con il censimento di 825 impianti pubblicitari.

Marconi, inoltre, chiarisce anche la questione del censimento dei passi carrabili: ” Il servizio è stato affidato ad una cooperativa locale, ad un prezzo inferiore rispetto ad altri preventivi. Che si autofinanzierà con il recupero delle somme non versate. Non vedo l’origine della polemica.

 

Il vicesindaco ricorda anche tutto l’impegno profuso durante il suo mandato in Provincia (” Il patto dei sindaci” il “Progetto Paride” e “Marlisco”, sono state pietre miliari nel programma provinciale del quale tutti ne hanno tratto benefici. Il resto sono solo chiacchiere”). Nella lunga conferenza stampa, la Marchegiani ha anche chiarito altri due aspetto. Gli affidamenti della Ap Pluriservice, cooperativa sociale, per quanto concerne la gestione delle mense e la questione delle direttive in seno al Comune. Per quanto concerne il primo caso, si tratta di affidamenti legati alla gestione delle mense prima, in attesa dell’affidamento definitivo della gara triennale, e poi la fornitura di personale per le attività a supporto del servizio mensa, visto che il Comune nel frattempo è rimasto con personale ridottissimo.

 

Carusi nella polemica dei giorni scorsi, aveva parlato del fatto che le informazioni possono essere attinte solo dai dirigenti. Si tratta, specificano, di una precisa direttiva dell’amministrazione comunale, che prende forma anche da un articolo del regolamento sul funzionamento del consiglio comunale del 2001. Che ora dopo l’incidente diplomatico dei giorni scorsi, campeggia in bella vista all’interno dell’ufficio ragioneria.

 

 

 

 

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