La Segreteria FILCTEM CGIL di Teramo tuona dopo la decisione di Giorgia Meloni, che ha fatto tappa ieri a Teramo per sostenere Giandonato Morra, di visitare la Lisciani Giochi di Sant’Atto, complimentandosi tra l’altro per il lavoro svolto dall’azienda per i bambini.
“Ritieniamo necessario ricordare ad una politica spesso distratta verso le condizioni dei lavoratori che la visita di un’azienda in campagna elettorale ha valenza simbolica indiscutibile sul versante della legittimazione e di qualificazione di immagine di quell’azienda – dicono dal sindacato – La rappresentanza locale del partito dell’onorevole Giorgia Meloni avrebbe dovuto avvertire che l’azienda Liscianigiochi Srl di Sant’Atto applica un contratto pirata che ha peggiorato diritti fondamentali e le condizioni salariali dei lavoratori neo assunti da maggio 2017 in poi”.
E ancora: “Teniamo a precisare che molti lavoratori percepiscono un salario di 950 euro lordi mensili e che l’azienda occupa un forte contingente di lavoratori somministrati in alcuni periodi dell’anno fino al 50% sull’organico complessivo. Giova ricordare che le lotte dei lavoratori della ditta Liscianigiochi Srl hanno assunto un carattere pubblico con evidenza su tutta la stampa locale, quando gli stessi hanno manifestato in picchetto davanti ai cancelli del sito produttivo”.
“Pertanto la politica locale non può non sapere quello che è accaduto in questa azienda. La FILCTEM CGIL ritiene che sia necessario fissare per legge un principio che stabilisca che il salario dei lavoratori non possa scendere sotto il livello dei minimi tabellari fissati dai CCNL sottoscritti dalle organizzazioni maggiormente rappresentative e che vengano discusse al più presto I contenuti della Carta dei Diritti dei lavoratori che la CGIL da tempo ha proposto. Senza il ripristino di una cornice di diritti elementari continueremo ad assistere ad un panorama politico che somiglia ad un passato che non passa piuttosto che al nuovo che avanza”.