Teramo, nuovo ospedale: manifesti contro la delocalizzazione del Mazzini

Da ieri mattina, una grafica ideata dal Movimento 5 stelle è stata posizionata in punti strategici della città di Teramo per tornare a ribadire il proprio NO alla delocalizzazione del Mazzini.

“Come più volte affermato in diverse sedi, il Movimento ritiene del tutto incomprensibile e scellerata la scelta-peraltro per nulla condivisa dai vertici ASL con la cittadinanza-di realizzare il nuovo presidio a S.Atto (Piano d’Accio) – dice il consigliere Pina Ciammariconi – Per impatto sociale, ricadute occupazionali, diminuzione della capacità attrattiva della città, la strategia della delocalizzazione dello storico nosocomio cittadino potrebbe essere paragonata a quelle, altrettanto infelici, della demolizione del Teatro Comunale e della realizzazione della sede universitaria nel quartiere di Colleparco. Scelte miopi, dettate dal più bieco affarismo, che i teramani stanno pagando a caro prezzo”.

E ancora: “Per evitare che la storia si ripeta, il Movimento ha intrapreso da tre anni una battaglia a tutto campo, che lo ha visto fianco a fianco con i tanti comitati e membri della società civile nella raccolta firme, nella redazione di comunicati stampa, nella richiesta di un referendum sul tema. Tra le tantissime motivazioni che lasciano preferire l’attuale sede, nei ”6 x 3” ci si è concentrati soprattutto su quelle di natura urbanistica con un chiaro NO al consumo di suolo ed all’abbandono di un’opera impattante ma incompiuta come l’attuale parcheggio di Villa Mosca. Si è inoltre posto l’accento sul fatto che il contenuto, le prestazioni sanitarie, debbono avere la priorità rispetto al contenitore, il nuovo e modernissimo Ospedale che commuove alle lacrime i vertici ASL ma spaventa i tanti cittadini preoccupati dalla continua desertificazione della città. A proposito delle liste d’attesa, il cui taglio è richiamato nel poster, il Movimento guarda con attenzione e speranza al piano di riorganizzazione ASL emerso nella discussione tra i vertici ed i rappresentati del Consiglio comunale, che dovrebbe, condizionale d’obbligo, ridurre la tempistica delle prenotazioni. Se le misure in procinto di essere adottate saranno effettivamente efficienti, non potremo che gioire e condividerle, sempre nell’ottica di migliorare i servizi al cittadino”.

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