Teramo, Luzii: “le inefficienze degli uffici comunali sono responsabilità della Giunta”

Teramo. “Prendiamo atto dell’onestà intellettuale dell’Assessore al Personale del Comune di Teramo, il quale ammette candidamente che il salario accessorio dei dipendenti comunali non viene pagato, violando così gli obblighi contrattuali del Datore di lavoro che ha il dovere di corrispondere annualmente quanto dovuto, senza scuse di sorta, come peraltro fanno tutti i Comuni d’Italia”. Così il consigliere comunale di Italia Viva Teramo, Giovanni Luzii sulla vicenda che vede protagonisti i dipendenti comunali iscritti al sindacato Uil.

“L’Assessore Andrea Core ammette anche che dopo oltre tre anni (38 mesi) di Amministrazione, a soli 22 mesi dalle prossime elezioni, i promessi concorsi per rimpinguare la pianta organica dell’Ente sono ancora in alto mare e non vi è traccia di un cronoprogramma che definisca quando finalmente le nuove risorse umane potranno entrare in organico e migliorare l’efficienza degli uffici. Una pubblica ammissione di incapacità politica, dalla quale l’Assessore dovrebbe trarre le dovute conseguenze, prima che siano i cittadini (e fra essi i dipendenti comunali) ad esprimersi nelle urne, inevitabilmente bocciando un’Amministrazione che fallisce su tutti i fronti”.

E ancora: “A dispetto di quanto dichiarato dall’Assessore sul rispetto dovuto ai Sindacati, proprio il rispetto è venuto meno, perché il Segretario Provinciale della UIL è stato ingiustamente tacciato di essere andato in confusione, nonostante subito dopo l’Assessore ammetta che tutte le rivendicazioni sindacali siano sacrosante perché il Comune è fermo su tutta la linea”.

“Vorrei ricordare che la figura assessorile non costituisce un organo comunale, in quanto gli organi sono soltanto il Sindaco, la Giunta e il Consiglio”, sottolinea Luzii. “Nella specie è la Giunta ad essere l’organo competente ad elaborare i fabbisogni di personale, così come a stabilire lo svolgimento dei concorsi, le assunzioni, le mobilità e gli sfruttamenti delle graduatorie di altri Enti. Ne discende che è una precisa responsabilità della Giunta se gli Uffici scontano carenze e inefficienze a tutti i livelli. Sarebbe stato corretto chiedere scusa ai lavoratori per i disagi che devono subire quotidianamente, per le relazioni sindacali logorate, per le palesi violazioni contrattuali perpetrate per un tempo inaccettabile, per l’assenza (ancora oggi) di un calendario preciso che definisca quando verranno corrisposte le debenze accessorie, quando prenderanno servizio le figure da assumere, quando si ristabilirà un clima di rispetto negli uffici, e non ultimo quando la pianta organica verrà adeguata anche alle necessarie figure tecniche, agli operai e ai manutentori dei quali c’è un estremo bisogno (come è facilmente riscontrabile dallo scarso decoro, dall’erba alta ovunque e dallo stato di abbandono di numerosi luoghi della città)”.

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