Teramo, le prime cento case Ater agli sfollati per il Comune generano “confusione”

Il Comune di Teramo e nello specifico il sindaco Gianguido D’Alberto, ha convocato per venerdì prossimo alle 10.30 al Parco della Scienza un incontro con i 53 assegnatari di case per gli sfollati.

Questo a seguito dell’annuncio da parte dell’Ater dell’acquisto di 100 case, pertanto pronte per essere assegnate definitivamente entro Natale, in favore di coloro i quali hanno presentato domanda a seguito di una inagibilità di tipo ‘E’. “Così si rischia di aggiungere confusione a confusione”, è il giudizio del sindaco di Teramo nel commentare la vicenda.

“Si prende atto, con forte preoccupazione, dell’ennesimo annuncio in cui si creano aspettative non corrispondenti al percorso ed altre tempistiche rispetto a quelle annunciate – dice D’Alberto – Che l’Ater avrebbe dovuto interpellare l’Agenzia delle Entrate per evitare il pagamento dell’Ires, era argomento già noto da mesi. Il grave ritardo accumulato ha fatto slittare i tempi arrivando fino a dicembre per decidere a chi spettasse la competenza circa le procedure di acquisto degli alloggi. E ad oggi, non ancora ci sono chiarezze circa il percorso di assegnazione, in quanto, a causa di lungaggini determinate da alloggi inizialmente considerati assegnabili e poi ritirati dalla Protezione Civile, la situazione è praticamente in fase di stallo”.

Nella nota il Comune fa sapere che “proprio nella giornata di ieri c’è stato l’ennesimo incontro con la Protezione Civile che, nel Decreto Smea 230 del 10 dicembre 2019, mai notificato al Comune di Teramo, aveva comunicato di aver definito l’acquisto dei primi alloggi, in relazione alle graduatorie che i Comuni avevano predisposto con bando pubblico”.

“Questo non corrisponde a verità; evidentemente si ignorano i passaggi che mancano per poter consentire i primi rientri agli sfollati – sostiene il sindaco – Negli acquisti che l’Ater andrà ad effettuare, mancano 16 alloggi che il Comune di Teramo, su autorizzazione della Regione, ha già assegnato e questo impone di fatto una nuova riassegnazione, con relative procedure, in relazione alle nuove case messe a disposizione dalla Protezione Civile. Considerando che gli annunciati acquisti verranno effettuati entro il 20 dicembre e riguarderanno solo alcuni appartamenti è necessario, per il Comune, attendere che si concluda tutto l’iter di acquisizione da parte dell’Ater, che avverrà, con ogni probabilità, per fine gennaio. Soltanto da quel momento il Comune sulla base di appartamenti realmente acquistati potrà procedere all’assegnazione, consentendo a tutti coloro i quali hanno fatto domanda di concorrere con eguali diritti, nel rispetto di quanto definito dal bando. Siamo ancora in attesa di conoscere il numero e la tipologia delle case realmente disponibili e assegnabili. Nessuno ad oggi ha risposto. E a questo punto, a seguito delle recenti dichiarazioni, attendiamo di ricevere l’ufficiale e definitiva comunicazione di tutte le 100 case acquistate e disponibili per l’assegnazione al 20 dicembre”. 

Per D’Alberto il Comune ha pagato le conseguenze, in qualità di soggetto tenuto alla assegnazione delle case, dell’inefficace e incerta comunicazione tra Ater e Protezione Civile per la risoluzione delle problematiche. Per cui l’invito del primo cittadino a tutte le istituzioni coinvolte, è “di evitare di alimentare illusioni che possano fuorviare i cittadini che da più di tre anni sperano in un imminente rientro. I cittadini vanno tutelati e non presi in giro”.

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