Teramo. “La Ugl Abruzzo chiede la convocazione di un incontro urgente con la nuova Presidenza e il nuovo Consiglio d’Amministrazione della Asp 2 della Provincia di Teramo al fine di fare chiarezza sulla situazione del personale e sui rapporti di tensione determinati da una dirigenza esterna, alla scadenza del proprio mandato, e il personale interno”. A farlo sapere è Armando Foschi, referente Ugl, Unione Generale del Lavoro.
Le polemiche che sarebbero sorte sul cambio della guardia alla Presidenza dell’Asp2, a detta di Foschi, avrebbero condizionato i rapporti con il personale interno, “creando un pessimo clima di lavoro che rischia di pregiudicare la serenità di chi sta operando, giorno e notte, festivi e non, sull’emergenza Covid-19″.
Il nuovo presidente che ha sostituito Roberto Prosperi è Luca Di Pietrantonio, ex consigliere comunale di Pineto. “Una sostituzione legittima, assolutamente necessaria, oltre che prevista dalla norma, che peraltro ha fortunatamente trovato una macchina amministrativa in piena attività”, spiega Foschi per Ugl. “Parliamo probabilmente di una delle poche Asp abruzzesi che, in piena emergenza Covid, non ha richiesto l’intervento della Regione Abruzzo per tamponare o arginare alcun tipo di problematica”.
“A esacerbare però i rapporti, creando un insostenibile clima di tensione professionale, è stato proprio quel cambio della guardia che, dopo la nomina del nuovo Presidente, ha determinato, in modo consequenziale, la convocazione dell’Assemblea dei portatori di interesse per l’elezione del nuovo Consiglio d’Amministrazione. Quella convocazione ha infatti determinato un fitto scambio di lettere tese, a un giudizio esterno, a ritardare quelle nomine, che poi sono comunque avvenute in modalità di votazione web, come da disposizioni nazionali tese al contenimento del Covid-19. Ma eletto il nuovo Cda, anziché placarsi, il clima si è ulteriormente esacerbato, dando il via libera a una nuova pioggia di lettere, richieste di chiarimento e istanze, addirittura da parte della nuova presidenza e per il tramite di una dirigenza a incarico esterno, anch’essa a fine mandato e in virtù di una proroga a tempo, che stanno ora prendendo di mira il personale interno, delegato dalla dirigenza stessa a seguire l’elezione del Cda e ora contestato in un servizio assegnato in modo arbitrario, e senza neanche l’acquisizione di un parere e di un consenso preliminare e preventivo, ma piuttosto imposto e calato dall’alto. Peraltro tale scambio epistolare mai si è verificato negli ultimi cinque anni, a sottolineare in modo palese che evidentemente a scatenare un atteggiamento persecutorio siano state nomine e avvicendamenti politici”.
La Ugl Abruzzo ritiene che “tale situazione sia meritevole di un chiarimento immediato, disponibili anche a un incontro via webinar, come da disposizioni anti-Covid 19, vertice preliminare ed eventualmente propedeutico all’apertura di una procedura di raffreddamento dinanzi al Prefetto”.