Oggi, giorno del primo consiglio della giunta D’Alberto, Verna era regolarmente presente (salvo non partecipare alla seconda votazione per l’elezione del presidente del consiglio comunale) ed è tornato sull’argomento.
Prima di finire nelle “grinfie” dei giornalisti, lo stesso Verna è stato però chiamato da parte da Gabriele Minosse, segretario provinciale del Partito Democratico. Un tentativo di chiarimento sugli ultimi fatti, che però dalla faccia del consigliere comunale non sembra aver sortito effetti particolari. Già in giornata comunque il Pd dovrebbe ritrovarsi attorno ad un tavolo per una riunione.
Verna, a parte le dichiarazioni ufficiali, contesta a quanto appreso la modalità della decisione del suo partito: avrebbe saputo di non essere più tra i papabili per la presidenza del consiglio ma di fatto nuovo capogruppo, solo dal comunicato inviato alla stampa.
“NESSUN MALUMORE”. Dal PD nel frattempo si sottolinea come non ci siano malumori all’interno, anche in riferimento alla figura di Flavio Bartolini (oggi assente in consiglio). “Il Partito Democratico, con i suoi uomini e le sue donne, ha posto in essere un percorso lineare e trasparente durante tutta la fase della costruzione della nuova Giunta e dell’attribuzione di ruoli e deleghe. Nell’interesse della città e nel rispetto del difficile ruolo che questa amministrazione deve svolgere per la risoluzione dei numerosi problemi, ha lasciando spazio nelle decisioni al Sindaco e non ha dato voce a personalismi e a sterili posizionamenti. Tutti gli eletti, con grande affiatamento, senso di appartenenza e responsabilità, hanno condiviso il percorso mettendosi a disposizione; nessun malumore o arrabbiatura aleggia al proprio interno. La nobile arte del passo indietro appartiene anche al PD teramano e i nostri eletti, che, scegliendo sempre all’unanimità dei presenti, hanno dato prova di essere classe dirigente coesa e responsabile. Flavio Bartolini, insieme al resto del gruppo consiliare, ha scelto Alberto Melarangelo come candidato alla Presidenza del Consiglio Comunale senza alcun mal di pancia o tentennamento. L’ex Capogruppo PD, nell’intento di favorire la massima unità e condivisione si è affidato alle scelte del partito e del gruppo dando prova di essere uomo serio e leale e di avere quale unico obiettivo l’interesse della città”.