Teramo Ambiente, primo incontro tra Comune e socio privato: “Nuova fase”

Prima della nomina del nuovo amministratore delegato, Stefano Gavioli della Comir srl, nuovo socio privato della Teramo Ambiente, ha incontrato questa mattina il primo cittadino Gianguido D’Alberto.

“E’ un primo confronto che servirà a fare il punto della situazione e verificare i contenuti della prossima assemblea – le parole del sindaco – Bisogna avviare un percorso relativo a questa nuova fase per uscire da un bivio e da un momento delicato della Teramo Ambiente, nonostante i buoni risultati soprattutto in quanto a riduzione della Tari. Ci deve essere l’interesse duplice di tutelare i cittadini, che hanno pagato un prezzo politico altissimo negli ultimi anni, e di tutela dei lavoratori”.

Gavioli ha preferito non fare promesse particolari in questa fase.

Con particolare riferimento alla Tari, la riduzione di quasi il 10% rispetto al 2018, rappresenta un dato ancor più entusiasmante se si considera che Teramo, in Abruzzo, è la città che differenzia di più, con oltre il 61%, mentre la media regionale si attesta al 56%. “Si tratta – sostiene il sindaco D’Alberto – di un dato che non ancora ci soddisfa pienamente, malgrado la produzione annua pro capite di rifiuti risulti essere inferiore rispetto ad altri capoluoghi di Provincia. Si certifica, in ogni caso, quanto annunciato, ovvero una importante riduzione della TARI dopo anni di aumento (per via anche della gestione estremamente politicizzata del passato), a testimonianza del fatto che ciò che abbiamo detto era possibile, grazie ad un importante riduzione dei costi fissi, alla eliminazione delle consulenze e alla drastica riduzione dei costi che abbiamo sempre ritenuto superflui”.

Tutto questo, per il sindaco di Teramo, rappresenta solo l’inizio di un percorso a completa tutela e sostegno dei cittadini, da replicare in tutti gli altri enti partecipati dal Comune di Teramo.

In sintesi le linee guida impartite dal sindaco alla Team prevedono: l’abbattimento dei costi fissi, a partire da quelli degli amministratori e degli organi sociali; l’ottimizzazione e la razionalizzazione dei costi del personale; l’eliminazione dei costi dell’esternalizzazione “Che noi abbiamo già cancellato nel PEF precedente – ricorda D’Alberto – e che non vogliamo che possano essere riproposti in forme diverse; la rimodulazione della gestione del servizio, con il potenziamento delle ecoisole e l’introduzione operativa della  tariffa puntuale, proprio per arrivare al miglioramento della qualità del servizio”. Indicazioni finalizzate, a far sì che “Tutte le spese che non afferiscono al costo di rifiuti non debbano più essere caricate sui  cittadini ma dovranno essere sostenute dall’azienda – conclude D’Alberto -, in quota parte dai soci; i cittadini hanno già pagato troppo fino ad oggi”.

 

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