“Grazie al nostro impegno Roseto avrà in tempi brevi una Casa di Comunità che garantirà il potenziamento dei servizi sanitari e socio-assistenziali. Ancora una volta parte dell’opposizione rimedia figuracce, pensando invece solo ad attaccare Asl e Regione per il proprio tornaconto politico”.
Questo è quanto dichiarano i gruppi di maggioranza al Comune di Roseto degli Abruzzi Azione, Fare per Roseto, Per Nugnes Sindaco, U.N.D.E.R. Nuove Energie per Roseto e Operazione Turismo. Spazio Civico ringrazia, al contempo, la Asl di Teramo e la Regione Abruzzo per il ruolo centrale assegnato al territorio rosetano.
“Il Consiglio Comunale straordinario di ieri sera ha dimostrato, ancora una volta, che a Roseto degli Abruzzi ci sono delle forze politiche responsabili, che lavorano per costruire e altre che pensano solo a distruggere per il loro tornaconto politico e personale. Non comprendiamo il perché avremmo dovuto dire di no alla proposta della Asl di Teramo che, mettendo sul piatto fondi pari a 4 milioni di euro concessi dal PNRR, realizzerà in tempi brevi, quelli previsti appunto dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, una Casa di Comunità HUB (le altre due saranno a Teramo e Nereto) e uno dei tre C.O.T. (Centrale Operativa Territoriale) presenti in provincia, con l’attuale Distretto Socio-Sanitario che avrà un ruolo centrale nell’organizzazione e nella gestione della Case di Comunità e della C.O.T.”, si chiedono i gruppi politici di maggioranza presenti in Consiglio.
“Invece per qualcuno dell’opposizione avremmo dovuto rinunciare a questo treno, che forse non passerà più, ingaggiando al contempo con i vertici della Asl teramana e con la Regione Abruzzo una “battaglia politica” che avrebbe privato, chi sa per quanti anni, la nostra città di un presidio sanitario all’avanguardia!”.
“Purtroppo c’è qualcuno che, dai banchi della minoranza, continua a difendere l’indifendibile e mischia le carte per confondere i rosetani mettendo in dubbio le parole del Direttore Generale della Asl di Teramo Maurizio Di Giosia e dei vertici dell’azienda che, con proprie note e in maniera inequivocabile, hanno chiarito, numeri alla mano, come la prossima struttura rosetana sarà un vero e proprio punto di riferimento per una vasta comunità continuando a vaneggiare di sedicenti protocolli d’intesa che, purtroppo, sono rimasti negli anni “scatole vuote” senza alcun finanziamento e quindi senza alcuna prospettiva concreta” proseguono i vertici di Azione, Fare per Roseto, Per Nugnes Sindaco, U.N.D.E.R. Nuove Energie per Roseto e Operazione Turismo.
“A dimostrazione di ciò, su questo tema, l’opposizione si è spaccata, e nel finale alcuni Consiglieri hanno preferito abbandonare l’aula lasciando soli coloro che volevano strumentalizzare questa querelle. Stendiamo infine un “velo pietoso” sulle allusioni lanciate da qualche consigliere che dai banchi dell’opposizione ha cercato di far passare l’idea che, in questa vicenda, saremmo stati “turlupinati” da Asl e Regione che sarebbero invece pronte a spostare il loro fantomatico progetto di DSB verso altri comuni a noi limitrofi e più vicini “politicamente” all’attuale governance regionale e nazionale”.
“I rosetani devono sapere la verità: finalmente avremo una struttura socio-sanitaria all’avanguardia, con tempi certi nella sua realizzazione e un tangibile miglioramento nei servizi sanitari e socio-assistenziali offerti – concludono i consiglieri di maggioranza – ovviamente però noi non ci fermeremo qui e siamo pronti a chiedere per Roseto e la sua collettività servizi aggiuntivi certi, come ad esempio una RSA che consenta ai nostri anziani a non lasciare il territorio, ma lo faremo nei modi e nelle sedi opportune, chiedendo fondi e tempi certi, senza accontentarci come fatto in passato di vaghe promesse mai realizzate”.
“Infine vogliamo manifestare tutto il nostro sostegno alla Presidente del Consiglio Comunale Gabriella Recchiuti e al Sindaco Mario Nugnes per i pesanti e ingiustificati attacchi ricevuti nel finale dell’Assise dalla Consigliera Teresa Ginoble. I toni e le parole usate soprattutto ne confronti del primo cittadino, che sono agli atti e che ognuno potrà risentire con le proprie orecchie, non sono in alcun modo giustificabili anche dinanzi a una discussione accesa e serrata. Il rispetto istituzionale dei ruoli deve sempre essere alla base di un pubblico dibattito, a maggior ragione nel corso di un Consiglio Comunale, auspichiamo quindi che si sia trattato solo di uno “scivolone” della Consigliera Ginoble che, dall’alto della sua esperienza e dopo aver subito lei stessa in passato degli attacchi diretti molto pesanti nell’esercizio delle sue funzioni di Consigliere, ha una esperienza tale da comprendere da sola di aver sbagliato”.