Pineto, sversamento fanghi porto Ortona: l’opposizione si dichiara ‘esterrefatta’

Pineto. E’ notizia di ieri che la Regione Abruzzo (con Determina n. XXXX del Servizio Gestione dei Rifiuti) abbia definitivamente autorizzato il Comune di Ortona allo sversamento in mare di 342.694 mc di fanghi derivanti dai lavori di escavazione dei fondali del Bacino Portuale di Ortona.

 

Lo annunciano i i consiglieri comunali di opposizione Luca Di Pietrantonio e Gianni Assogna ed il consigliere di amministrazione dell’AMP Torre del Cerrano, Pietro Palozzo, tutti del gruppo civico Impegno è Sviluppo.

“Siamo molto preoccupati dalla palese ottusità della Regione Abruzzo che continua a rilasciare pareri favorevoli su di una operazione di “immersione di sedimenti” dall’elevatissimo impatto ambientale, che andrebbe certamente a compromettere e contaminare le più importanti risorse dei nostri territori, ossia il turismo ed il mare; ricordiamo, peraltro, che lo sversamento avverrà nei pressi di un Sito di Importanza Comunitaria (SIC), quale è l’Area Marina Protetta “Torre del Cerrano””.

“Sono certo si tratti di una follia – incalza Di Pietrantonio – non comprendo come possa autorizzarsi un simile scempio ambientale, i cui effetti negativi, da quanto emerge dalla documentazione in nostro possesso, non sono per nulla ponderabili e prevedibili. Peraltro, le prescrizioni che la Regione pone per la realizzazione dell’intervento (monitoraggio acustico, dell’aria, controllo del moto ondoso e dei venti, incidenza sulla pesca, riduzione – per quanto possibile – dell’intorpidimento delle acque, modalità di rilascio dei fanghi e via discorrendo) offrono l’esatta dimensione della pericolosità dell’operazione e del suo impatto sull’ambiente”.

“Sono basito – prosegue Assogna – dal silenzio e dal colpevole disinteresse dei rappresentanti delle istituzioni regionali, provinciali e comunali; un Presidente della Regione che consente una simile scellerata operazione e poi chiede il voto degli abruzzesi per rappresentarli in Senato, così come il consigliere regionale di Pineto, che si candida alla Camera dei Deputati e poi tace mestamente su di un potenziale scempio ambientale. Allo stesso modo preoccupa il silenzio del consigliere provinciale di Pineto e le sempre timide uscite del sindaco Verrocchio, per nulla in grado di opporsi alla palese aggressione del nostro territorio e del nostro mare”.

“Non posso che esprimere un sentimento di incredulità, misto a sgomento – tuona Palozzo, membro del CdA dell’AMP Torre del Cerrano – per come la Regione Abruzzo, che pur dovrebbe tutelare l’Area Marina di cui fa parte, non perda occasione per metterla in difficoltà (come avvenuto con la questione dei vongolari) o, peggio, come in questa occasione, addirittura per ferirla profondamente con un attacco feroce alla biodiversità che il parco cerca di tutelare”.

“A prescindere dai profili oscuri legati al campionamento delle sabbie”, prosegue ancora Palozzo, “che dovranno essere dragate e sversate in mare (operato secondo prelievi fatti addirittura in aree limitrofe, anziché in quelle direttamente interessate) e da quelli di dubbia legittimità di una procedura che non ha tenuto minimamente conto della necessità, pure recepita dalla Giunta Regionale nel 2014, di dotarsi di esperti in materia ambientale all’atto della deliberazione VIA e che ha illegittimamente escluso la necessità di procedere ad una valutazione di incidenza ambientale che tenesse conto dell’esistenza del sito di interesse comunitario. Ciò che lascia esterrefatti è l’assoluta insensibilità dei nostri amministratori regionali, totalmente sordi agli appelli dell’Area Marina ed incredibilmente miopi rispetto ad uno sviluppo turistico ecosostenibile. Mi chiedo che senso abbia continuare a spendere risorse pubbliche per ottenere certificazioni di qualità ambientale del turismo in area marina e dover contemporaneamente assistere impotenti allo scempio che sta per realizzarsi”.

“Ci auguriamo – concludono i tre esponenti del movimento civico Impegno è Sviluppo – che insieme al nostro e a quello dell’AMP Torre del Cerrano che in più occasioni si è già opposta alla realizzazione di questo progetto, ed a quello delle associazioni ambientaliste, si levi al più presto anche la protesta degli operatori turistici di Pineto e Silvi e quello dei cittadini, per impedire che una operazione assai poco chiara venga portata a compimento”.

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