Pineto, il Pd sull’ultimo consiglio comunale: “rammarico per l’assenza dell’opposizione”

Pineto. “Un Consiglio Comunale di rilevante importanza quello che si è svolto venerdì 4 marzo a Pineto”. Ad esordire così è il Partito Democratico.

 

“Sono stati approvati provvedimenti quali la variante parziale alle Norme Tecniche di Attuazione del P.R.G., la realizzazione di una Casa Funeraria, con la quale il nostro territorio si doterà di un luogo dove poter dare un ultimo dignitoso saluto ai nostri fratelli e sorelle defunti, variante delle norme di attuazione al Piano Demaniale, cessione del diritto di superficie di una piccola porzione di terreno per l’installazione di una nuova cabina elettrica in prossimità di Piazza Diaz, approvazione del Regolamento per la formazione degli operatori economici per l’affidamento di servizi attinenti l’architettura e l’ingegneria, per i quali ringrazio tutti gli attori coinvolti nel lungo lavoro svolto. E’ stata approvata la Risoluzione avente ad oggetto la condanna dell’invasione bellica dell’Ucraina da parte della Federazione Russa e il sostegno alla popolazione ucraina e ai processi di Pace”, .

“Con profondo rammarico” – commenta il Segretario del PD Pineto Pasquale Argento – “mi trovo a dover evidenziare l’assenza dei gruppi consiliari d’opposizione, i quali hanno dimostrato una totale mancanza di interesse non solo per il bene collettivo della nostra cittadina, ma anche di coloro i quali si trovano a vivere in condizioni disastrose a causa della guerra in atto in Ucraina. In virtù di questa situazione” – continua Argento – “il consiglio comunale della nostra cittadina, da Operatore di Pace, ha dimostrato un vero senso di responsabilità e di sensibilità nei confronti degli Ucraini e di tutti colori che stanno soffrendo e la presenza in seno all’assise civica rappresenta la massima espressione di questi valori”.

“Ritengo sia insufficiente” – conclude il Segretario del PD – “esprimere solidarietà sui social network se questa azione mediatica non sia seguita dalla presenza in uno dei luoghi rappresentativi della democrazia della nostra città: il Consiglio Comunale, dove i cittadini hanno scelto chi doveva occupare questi banchi”.

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