Pineto, Ferragosto tra ‘finti’ eventi e cattivi odori

Pineto. Una situazione a dir poco surreale quella che gli albergatori, e di conseguenza i loro clienti, si sono trovati di fronte nei giorni del 14 e 15 agosto a Pineto.

Erano previsti due giorni della “festa del mare” sul lungomare dei pini, eventi regolarmente inseriti all’interno del programma estivo del comune di Pineto e pubblicamente promosso dall’amministrazione.

“Quello che forse il sindaco Verrocchio e la sua squadra non sa è che dopo aver previsto e sponsorizzato un evento, questo va realizzato. La stranezza o meglio ancora l’assurdità è che la tanto attesa ‘festa del mare’ non è stata proprio realizzata. Totalmente dimenticata dalla stessa amministrazione che fino a pochi giorni fa la sponsorizzava per autocompiacersi agli occhi dei cittadini”.

E’ il commento di albergatori e turisti che avendo letto il calendario sono rimasti spiazzati e delusi avendo realizzato che era solo “l’ultima delle promesse da marina del sindaco e la sua squadra”.

Altro annoso disastro infatti è quello della gestione e la pulizia del Calvano, torrente che sfocia proprio a ridosso del lungomare. Gli operatori turistici della zona infatti denunciano da anni la situazione, trovandosi giornalmente a dover giustificare ai propri clienti, cattivi odori e ancor peggio la presenza di topi e rane. Questa situazione ricade indubbiamente sulla reputazione delle strutture e di conseguenza sul loro fatturato, nell’era digitale infatti, una cattiva reputazione viene immediatamente riscontrata nelle presenze.

Secondo gli albergatori infatti “la zona, quella del lungomare dei pini, tanto bella e caratteristica quanto dimenticata e pesantemente penalizzata dalla mala gestione da parte delle varie amministrazioni che si sono susseguite negli ultimi anni”.

“Siamo stanchi di esser presi in giro da amministratori che quotidianamente dimostrano menefreghismo verso la nostra situazione e il nostro paese. Facciamo pagare la tassa di soggiorno per poi promettere manifestazioni finte e torrenti pieni di erbacce che emanano cattivi odori. Non so più come giustificarmi con i clienti che mi chiedono spiegazioni. Faccio fatica a nascondere il totale immobilismo e menefreghismo di chi ci governa”. Queste le parole di Luciano Scrivani titolare dell’hotel Costa Verde.

Gli fa eco l’associazione albergatori e suo presidente Pio Pavone che da tempo sollecita l’amministrazione “nella risoluzione di questa e altre situazioni incresciose che rendono Pineto, irrimediabilmente, perché allo stato attuale non permette più di fare turismo”

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