Fusione camere di commercio, D’Alberto: “Siamo penalizzati dalla Regione”

Non ci sta il sindaco di Teramo, Gianguido D’Alberto, al niet del Consiglio Regionale alla richiesta di sospensione del processo di fusione della Camera di Commercio di Teramo e L’Aquila. Fusione, è bene ricordarlo, avviata su base volontaria ormai diversi mesi fa.

“La posizione espressa dalla maggioranza del consiglio regionale è un grave schiaffo alla nostra provincia, al territorio ed alle Istituzioni – le parole del primo cittadino di Teramo – Avevamo chiesto la sospensiva per avere un periodo di riflessione e non dare un ulteriore colpo al nostro territorio. Tra l’altro è pendente alla Corte Costituzionale una valutazione dell’iter avviato, per cui portare avanti questo percorso rischia di produrre dei danni irreversibili”.

E ancora: “E’ una decisione che conferma la scarsa predisposizione verso il nostro territorio, ancora una volta dalla Regione Abruzzo l’attenzione verso Teramo è minima. Siamo penalizzati e non c’è considerazione da parte dei rappresentati di maggioranza del territorio”. D’Alberto promette di interpellare di nuovo il Ministero preposto, “per sospendere la fusione. Se alla fine dovesse concretizzarsi, va rinegoziata perché secondo la norma la sede dovrà essere collocata a Teramo”.

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