“Sono serena ma allo stesso amareggiata – dice – Sul provvedimento di revoca delle deleghe stilato dal Sindaco Di Marco veniva riportato ‘… che la stessa ha disatteso alcune decisioni assunte dal gruppo di maggioranza e dalla Giunta…’, affermazione fuorviante e tendenziosa, anzi al contrario, sono stata sempre in linea con gli indirizzi politico-amministrativi assunti dalla giunta e dai consiglieri di maggioranza in base agli obiettivi programmatici di mandato e votando tutte le deliberazioni di giunta e di consiglio. Io sono una persona schietta e diretta, che ragiona con la sua testa e con l’unico intento di perseguire un pubblico interesse anche avendo “discussioni costruttive” all’interno del gruppo su scelte amministrative non sufficientemente chiare e che a mio giudizio possono essere gestite in modo diverso. Indubbiamente non sono una persona che resta come riserva in panchina: a seguito della revoca delle deleghe non ho partecipato alle riunioni di giunta sentendomi esautorata dalla azione amministrativa, avendo ricevuto un provvedimento la cui giustificazione si palesa come un atto unilaterale e arbitrario, peraltro giuridicamente incompleto oltre che carente nelle motivazioni. Sono stata scelta circa 400 elettori ai quali vail mio personale ringraziamento e a cui sono doverose delle spiegazioni”.
E fa un passo indietro: “Quando nel 2016 ho scelto con entusiasmo di accettare la candidatura con la lista “Insieme per Castellalto” mai mi sarei aspettata di trovare un uomo solo al comando chiuso nelle segrete stanze del potere, ma pensavo piuttosto ad un gruppo ampio e plurale, ad una formazione che fosse un incontro di idee e sensibilità diverse e che il confronto fosse anche la vera forza di questa coalizione civico-politica. Su questa linea politica mi sono mossa, grazie anche alla delega all’ambiente e alla sicurezza sul territorio e facendo mie le richieste di tutti cittadini, essendo presente quasi tutti i giorni nella sede municipale. Posso dire di aver sempre svolto il mio ruolo di assessore nell’interesse della collettività con l’obiettivo di portare un contributo per il buon governo della nostra comunità e non per finalità personali o politiche”.
E ancora: “Durante l’azione amministrativa ci sono stati provvedimenti che non ho condiviso pienamente, il tutto contornato da uno spirito ‘costruttivo’, specificatamente mi riferisco ai costi relativi alla gestione del centro di raccolta intercomunale dei rifiuti in fase di apertura a Castelnuovo Vomano: la soluzione di gestione diretta del centro di raccolta da parte del Comune proposta dal sindaco, contrasta totalmente la mia proposta, frutto di un lavoro svolto da me nell’ambito della mia delega e dall’ufficio ambiente e portato avanti per molti mesi. La gestione proposta dal sindaco meritava approfondimenti attraverso un’analisi più accurata dei costi da sostenere che, a mio parere, risultano molto più dispendiosi per l’Ente e di conseguenza più elevati anche per tutti i cittadini del comune di Castellalto. Ho agito in modo trasparente, mettendo al primo posto il senso di respons abilità e l’interesse di tutti i cittadini, anche in merito a quest’ultima scelta amministrativa. Non è accettabile per me, avere la preoccupazione di non poter dire la mia con il rischio (poi avveratosi) di vedermi tolte le deleghe e l’assessorato. Preferisco perdere l’assessorato piuttosto che rinunciare al mio diritto di critica. Sicuramente porterò avanti il mio ruolo da consigliere facendo la portavoce di cittadini all’interno del comune e continuando il mio percorso di amministratore”.
L’ex assessore prosegue: “Certamente tutto ciò crea sgomento ed imbarazzo all’interno della giunta e della maggioranza consiliare, incidendo negativamente sull’operato dell’amministrazione e creando un clima di tensione interno alla maggioranza politica, oltre a far venire meno il rapporto fiduciario tra sindaco ed ormai ex-assessore. Sono tranquilla per tutto quello che è stato il mio impegno con i cittadini e nell’amministrazione comunale, reputo doveroso continuare a fare politica e portare avanti le mie idee perché voglio bene al mio paese, ma riservandomi di valutare la mia posizione. Resta mia intenzione rimanere all’interno del gruppo di maggioranza e della coalizione Insieme per Castellalto ed essere aperta ad un confronto politico-amministrativo con tutte le forze che compongono la maggioranza e che con me hanno sottoscritto un patto con gli elettori, valutando i provvedimenti che verranno portati negli organi deliberativi e votando quelli che riterrò utili e necessari alla collettività di Castellalto, d’altro canto però, la lesione all’interno del gruppo c’è, come c’è la delusione per come la cosa è stata gestita”.
Valentina Tini conclude: “Il sindaco Di Marco avrebbe dovuto nei fatti verificare i risultati della giunta a 2 anni e mezzo dal mandato e non avrebbe dovuto minare la stabilità interna del gruppo di maggioranza, mascherando la frattura politica interna come un pacifico rimpasto di giunta avvenuto a seguito di ‘consultazione e indicazioni pervenute da tutte le forze politiche e componenti civiche che compongono la lista Insieme per Castellalto’. Con tutta probabilità il gruppo civico di cui faccio parte non era stato inserito nella lista degli invitati”.